Le memorie del PC

Anche se oramai ci sono molte varianti in meno rispetto al passato, le memorie usate nei PC sono di diversi tipi: ecco come sono fatte e come sceglierle.

Autore: RedazioneTechnology

La memoria è un componente fondamentale per il funzionamento del PC. Il tipo più diffuso è la memoria cosiddetta dinamica, il che significa che quando si spegne il PC il contenuto viene cancellato, cosa che invece non accade per i dati ospitati dagli hard disk. Di fatto a ogni accensione il PC carica nella RAM la parte del sistema operativo ospitato sull'hard disk, e ogni volta che si esegue un programma questo viene letto dall'hard disk, e caricato nella memoria RAM. Il processore (CPU) legge e scrive nella memoria RAM i dati per tutte le operazioni che deve svolgere.
RAM è l'acronimo di Random Access Memory, e significa in pratica che i dati ospitati si possono leggere in modo diretto, senza quindi dover far scorrere il contenuto dall'inizio alla fine come accade invece nelle memorie e accesso sequenziale.

[tit:Come è fatta]
Fisicamente la memoria dei PC è racchiusa in piccoli chip a loro volta saldati su moduli che si inseriscono in uno zoccolo sulla scheda madre. Questa soluzione permette di organizzare la memoria secondo quantitativi diversi e di sostituirla in modo relativamente semplice e sicuro.I moduli di memoria si chiamano attualmente DIMM (Dual Inline Memory Module), per indicare che i contatti elettrici sono disposti su entrambe i lati del pettine di collegamento con la scheda madre. I moduli DIMM possono essere di due tipi, chiamati rispettivamente unbuffered (sono quelli più diffusi) e buffered (o registered). Il secondo tipo è utilizzato prevalentemente sui PC ad alte prestazioni oppure nei server e nelle workstation.
Indipendentemente da come è implementata, la memoria può essere considerata in modo simile a un griglia di celle, ciascuna delle quali ospita un bit. A queste celle il PC, o meglio i suoi componenti, accedono usando un sistema di righe e colonne. Ovviamente le prestazioni dipendono dal tempo che si impiega a identificare la cella in cui si trova il dato che serve, leggere questo valore e inviarlo alla CPU. Le sequenze di numeri che talvolta si trovano riportate sui moduli, per esempio 5-5-5 indica appunto il numero di cicli richiesti per leggere un dato e ovviamente più sono bassi sono questi valori e migliori sono in teoria le prestazioni (a patto che il resto del sistema sia adeguato naturalmente).

[tit:Come sceglierla]
Dal punto di vista dell'utente finale che intende installare uno o più moduli di memoria occorre considerare essenzialmente due fattori: quale tipo di memoria si può installare, sia dal punto di vista della tecnologia che delle prestazioni, e la quantità .
Per il tipo di memorie per PC, ci troviamo in un momento in cui non ci sono molti tipi di varianti in gioco dal punto di vista tecnologico, come accedeva invece anni fa, e quindi la scelta è meno complessa di questo non si possa credere. Anche se stanno arrivando le memorie di tipo DDR3, in questo momento le memorie di tipo DDR2 sono quelle più diffuse. La sigla DDR2 significa Double Data Rate 2, e identifica il tipo di memoria utilizzato dalla maggior parte dei PC a partire dalla metà  del 2002. Per questi componenti occorre considerare soprattutto la velocità .
Il prezzo di questi componenti infatti è anche legato alle prestazioni, ma se il PC non permette di sfruttare moduli di memoria particolarmente veloci, acquistandoli si sprecano semplicemente dei soldi.
A questo punto una rapida consultazione del manuale della scheda madre è indispensabile per verificare quale tipo di moduli acquistare (si dovrebbe trovare un scritta del tipo PC-XXXX come per esempio PC-2700 o altro). Va considerato anche che spesso i PC utilizzano i moduli in coppia (due moduli sono chiamati di solito anche banco di memoria) e che quindi in questo caso se c'è già  un modulo installato, va acquistato un modulo analogo come caratteristiche altrimenti di solito le prestazioni si livellano verso il basso, cioè verso quelle del modulo più lento.
Per la quantità  di memoria, ormai i PC desktop entry level partono da 1 GByte, ma la quantità  mediamente reperibile è di 2 GByte. I produttori propongono comunque modelli di fascia media con 3 o anche 4 GByte. Considerate che la quantità  di memoria massima installabile è determinata dal tipo di chipset e dal sistema operativo usato e una volta raggiunto questo limite non si può andare oltre.
Più memoria a disposizione significa anche avere performance migliori, soprattutto se si tengono molte applicazioni aperte contemporaneamente, cosa molto comune. Una quantità  di memoria limitata costringe, se si tengono troppi programmi a lavorare contemporaneamente, il sistema operativo a usare altri dispositivi per compensare la carenza di spazio, cioè l'hard disk. Il problema è che le prestazioni dell'hard disk sono nettamente inferiori a quelle delle memorie RAM  e quindi si ha un netto degrado delle prestazioni.


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