I rischi per la ricerca

Una riflessione su alcune implicazioni a medio termine legate ai tagli che le aziende ICT potrebbero effettuare su settori strategici come la ricerca e sviluppo.

Autore: Francesco Ferrari

Soprattutto negli ultimi tempi, le notizie legate allo stato di salute di molte dell'ICT hanno assunto connotazioni decisamente preoccupanti. Quasi tutti i principali player del mercato stanno infatti ridimensionando le loro attività  e licenziando personale. Stiamo parlando di aziende del calibro di Microsoft, Intel, Nokia, Sony, LG, AMD e i licenziamenti sono nell'ordine di diverse migliaia di dipendenti per ogni azienda. I tagli, inoltre, coinvolgono diversi dipartimenti aziendali, dalla produzione ai servizi. Molti concordano però che ci possono essere dei rischi anche più gravi per le aziende ICT, uno dei quali è legato alle possibili riduzione di investimenti in ricerca e sviluppo. Questo tipo di attività , infatti, è notoriamente costosa e poco controllabile per le aziende, nel senso che molti progetti sono proiettati verso il futuro, anche di diversi anni, e le cose (cioè il mercato) nel frattempo possono cambiare in modo imprevedibile. Del resto ci sono svariati esempi di tecnologie dimenticate oppure mai uscite dall'ambito dei laboratori di ricerca: l'esperienza infatti insegna che il numero di tecnologie in fase di sviluppo che sono poi abbandonate in un certo lasso di tempo è molto maggiore di quello delle tecnologie che entrano in uso nello stesso lasso di tempo.Il vero rischio però è che fra qualche anno potrebbero non essere molte le aziende in grado di raccogliere i frutti del reparto ricerca e sviluppo e queste poche aziende saranno le uniche di fatto in grado di pilotare l'innovazione e quindi di essere realmente competitive sul mercato.
Rischiosa può essere anche la strada di cercare di ottimizzare il numero di progetti, come è accaduto lo scorso anno per alcune multinazionali, dedicando risorse solamente a quelli che potrebbero produrre dei ritorni in termini economici in tempi certi. Di fatto la ricerca può implicare un certo numero di attività  di ricerca di base e non solamente di ricerca applicata. Questo significa in sostanza che c'è un rischio che il numero di player nel prossimo futuro, anche una volta passata la crisi, si possa ridurre ulteriormente rispetto a oggi, e questo comporterebbe problemi di altra natura.
A parte potenziali problemi per l'antitrust (in alcuni settori non si può dire che ci siano molti concorrenti in causa) e di esasperazione della "colonizzazione tecnologica", se si considera che in questo settore spesso la ricerca è il metodo principale per un'azienda di promuovere la propria crescita, il rischio è quello di vedere limitate sensibilmente questa possibilità .

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