I videoproiettori

I videoproiettori sono diventati oramai dei dispositivi molto interessanti per diverse applicazioni, sia a casa che per le aziende. Vediamo come sono fatti e quali sono le diverse caratteristiche che li contraddistinguono.

Autore: Redazione Technology

I videoproiettori sono dei prodotti tecologicamente maturi e offrono una gamma sempre più ampia di funzionalità . Questi dispositivi stanno diventando sempre più utili per diverse applicazioni, anche di tipo business e il mercato offre un'ampia possibilità  di scelta. In queste pagine trovate delle indicazioni su come sono fatti e quali sono i principali parametri di cui tenere conto in base al tipo di applicazione a cui destinarli.

[tit:I campi di impiego]
Ovviamente ci sono delle diversità  fra un videoproiettore e l'altro a seconda del tipo impiego a cui è principalmente destinato. In effetti non è la stessa cosa se dovete vedere un film oppure proiettare delle presentazioni in PowerPoint in un ufficio, anche dal punto di vista delle necessità  tecniche. Per esempio, i proiettori da utilizzare per applicazioni di home theatre offrono una elevata fedeltà  dei colori e buon contrasto, ma possono essere relativamente poco potenti dal punto di vista della luminosità  visto che i film si guardano solitamente in stanze con poca luce.

Per contro i videoproiettori da usare per applicazioni office, devono avere una elevata luminosità  e nitidezza dei contorni delle immagini proiettate, visto che le stanze in cui solitamente si usano sono normalmente più illuminate per consentire, per esempio, di prendere appunti, ma non hanno però forti necessità  di riprodurre colori di elevata qualità : la fedeltà  di riproduzione dei colori di un diagramma a torta, per esempio, non è il parametro più importante.Ovviamente ci sono anche diversi prodotti che cercano di soddisfare le esigenze di entrambe le categorie, spesso con alcuni compromessi. Diamo uno sguardo ai principali fattori che caratterizzano i videoproiettori.

[tit:Luminosità  e contrasto]
Due delle principali caratteristiche di un videoproiettore sono la luminosità  e il contrasto. La qualità , e quindi anche il prezzo, sono infatti legati ai valori raggiunti da questi due elementi.
La luminosità  è un parametro fisico definito come rapporto tra un flusso luminoso, e l'area su cui è irradiato. I valori del flusso luminoso sono espressi in lumen, ma anche in questo caso occorre fare delle distinzioni. La definizione di lumen infatti non considera l'uniformità  di illuminazione, che invece è un aspetto molto importante per definire la qualità  di visualizzazione.

Da questo punto di vista però l'Ansi (American national standard institute) ha emesso alcune indicazioni su come realizzare le misurazione, in modo da avere dei risultati confrontabili. Per questo si parla nelle specifiche di Ansi lumen, una indicazione che rende confrontabili dati dichiarati dai produttori. Una luminosità  maggiore significa poter vedere meglio le immagini anche in condizioni di luce ambientale non molto favorevoli.
Il contrasto, invece, è la differenza di visualizzazione fra le parti più bianche e quelle più nere che è possibile riprodurre. Questo parametro è legato anche ai livelli di percezione dell'occhio umano e le differenze fra contrasti molto elevati talvolta sono impercettibili. Un altro elemento da considerare per i videoproiettori è che il nero più scuro riproducibile è quello dello sfondo visto che con questi dispositivi si può aggiungere luce, non toglierla, aspetto non banale perchà© legato alle condizioni di illuminazione dell'ambiente.

[tit:Le tecnologie]
Le due tecnologie più diffuse per i videoproiettori sono quella Lcd e quella Dlp. Il principio di funzionamento dei videoproiettori Lcd è abbastanza semplice. Il fascio di luce bianca prodotto dalla lampada viene scomposta tramite un sistema di specchi e lenti, nei tre colori principali. Si usano specchi particolari che consentono il passaggio (e quindi la riflessione) solo di alcune lunghezze d'onda, e quindi solamente alcuni colori. I tre fasci di luce, uno per ogni colore base, sono fatti convergere verso tre lati di un prisma.

Su ciascun lato c'è un piccolo pannello Lcd che, facendo passare o meno la luce nei singoli punti, contribuisce a creare le immagini. Dal quarto lato del prisma esce la luce composta che va alle lenti di proiezione. La qualità  delle lenti è molto importante per la corretta formazione dell'immagine, al fine di evitare aberrazioni ottiche come aloni colorati nelle zone periferiche o deformazioni.
La qualità  dell'Lcd condiziona aspetti come il contrasto, la risoluzione e la qualità  dei colori. Uno dei limiti di questa tecnologia è che i pannelli Lcd devono essere molto ben allineati per evitare fenomeni di spostamento dei colori.
Un secondo problema è che i materiali che compongono i pannelli Lcd si possono deteriorare con il tempo a causa del calore prodotto dalla lampada. Trattandosi di una tecnologia che trasmette la luce, una parte della luminosità  della lampada viene persa attraverso il passaggio nei pannelli Lcd e le ottiche.

[tit:La tecnologia Dlp]
L'altra tecnologia più diffusa è quella chiamata Dlp, acronimo di Digital light processing. Si tratta di una soluzione di Texas Instruments basata sui Dmd (Digital micromirror device). In pratica si utilizzano dei particolari device che assomigliano molto ai chip, e di fatto lo sono, o meglio, sono dei Mems (Micro Electro Mechanical Systems) che offrono contemporaneamente funzionalità  meccaniche e elettriche su dimensioni estremamente ridotte.

In pratica un device di questo tipo è composto da migliaia di piccolissimi specchi con le dimensioni nell'ordine di grandezza dei micron. Questi microscopici specchi possono essere inclinati (si tratta di uno spostamenti di circa una decina di gradi) da un piccolo attuatore realizzato direttamente nello strato sottostante e questo permette di riflettere la luce oppure no. Se a ogni specchio viene fatto corrispondere un pixel, si può facilmente comprendere come sia possibile riprodurre le immagini.
La luce prodotta dalla lampada viene fatta convergere sul device e gli specchi possono cambiare orientamento a una frequenza molto elevata (il tempo d commutazione è dell'ordine dei microsecondi). Regolando la velocità  di commutazione si possono realizzare le scale di grigio e usando dei filtri (una ruota con i colori base e, a volte il bianco o il nero) si possono riprodurre i colori. Questa tecnologia offre alcuni vantaggi come per esempio la microscopica distanza fra gli specchi, cosa che consente di non rendere visibili le separazioni fra i pixel.

[tit:Le lampade]
Dal punto di vista tecnologico, un altro elemento importante di un videoproiettore è la lampada. Questo componente, infatti, è decisamente diverso dalle normali lampadine, ed è in grado di fornire una elevata luminosità .
Per ottenere questi risultati si usano materiali speciali, ma alta luminosità  significa spesso anche alte temperature, un fattore che condiziona la durata della vita della lampada. Si parla infatti di qualche migliaia di ore di funzionamento. Il problema della vita delle lampade non risiede tanto nelle difficoltà  di sostituzione, elemento risolto da tempo dai produttori, ma piuttosto nel prezzo che è comunque elevato, nell'ordine delle centinaia di Euro ed è proprio questo elemento che condiziona in parte l'uso dei videoproiettori. Se infatti è molto facile trovare un videoproiettore per la visione di film, difficilmente può diventare un sostituto della televisione, dove i tempi di uso continuo sono solitamente di videre ore al giorno. Per prolungare la la vita delle lampade, si adottano accorgimenti come il funzionamento a luminosità  ridotta e sistemi di raffreddamento che coinvolgono ventole. Alcuni videoproiettori, inoltre, utilizzano due lampade al posto di una.

[tit:I proiettori per il segmento business]
Una delle caratteristiche più importanti di un proiettore per applicazioni office è la luminosità , per cui , di solito si cerca, in base al budget a disposizione, il prodotto che offra la maggiore luminosità . Il valore minimo dovrebbe essere di 1000 lumen. Meno importanti sono altri fattori come la risoluzione nativa: 1024x768 punti per molte applicazioni di questo settore sono spesso più sufficienti. Considerate infatti che le presentazioni sono fatte spesso con caratteri molto grandi per renderli più leggibili, e spesso la risoluzione non è il parametro più importante. Anche se non si sceglie il formato wide (16:9) un videoproiettore aziendale fa il suo dovere per moltissime applicazioni. Un altro fattore da considerare è il contrasto per evitare che si creino aloni luminosi che potrebbero degradare la leggibilità : solitamente il minimo è un valore di 300:1 per questo tipo di prodotti.
Una bassa rumorosità  non è determinante come per le applicazioni di home cinema, ma certamente è gradita anche per i videoproiettori da ufficio. Se si prevede il montaggio a soffitto, occorre valutar anche la disponibilità  di accessori come cavi abbastanza lunghi, il telecomando e ovviamente le staffe di supporto.
Un discorso a parte meritano i videoproiettori portatili, che sono di notevole aiuto per molte attività . In questo caso è il peso a essere l'elemento più importante, seguito dalla luminosità . Se vi spostate spesso è utile optare per prodotti con un peso inferiore ai 3 Kg. Dato che si tratta di dispositivi portatili, diventano più importanti le possibilità  di regolazione per adattare la visualizzazione di volta in volta.

[tit:I proiettori per la casa]
I requisiti di un videoproiettore per vedere i film sono sostanzialmente diversi da quelli da usare per applicazioni business. Uno degli elementi più importanti è il contrasto che deve avere dei valori più elevati rispetto a quello dei videoproiettori business. Si parla almeno di un rapporto di 600:1, ma valori più alti sono da considerarsi i benvenuti. La silenziosità  è un altro parametro essenziale, visto che nessuno vorrebbe essere disturbato da un costante rumore di fondo mentre sta guardando il suo film preferito. Per la risoluzione i valori sono più difficilmente confrontabili.

Anzitutto il rapporto di visualizzazione dovrebbe essere di 16:9 e non 4:3, in modo da poter vedere in modo ottimale i film. L'arrivo dell'alta risoluzione ha creato una nuova classe di prodotti che arrivano a risoluzioni Full HD. Per questo tipo di prodotti, valgono molte delle considerazioni che si fanno normalmente per i televisori Full HD, per esempio dal punto di vista delle connessioni che devono essere presenti. Considerate comunque che anche se i videoproiettori hanno la possibilità  di scalare le immagini, se la risoluzione nativa è coincidente con quella del segnale video, la qualità  dell'immagine appare decisamente migliore.
Un accessorio molto importante per un videoproiettori, sopratutto di questo tipo, è lo schermo che può aiutare a migliorare la luminosità  delle immagini, a seconda del "guadagno". Ormai si trovano degli schermi a prezzo molto contenuti, anche se ovviamente funzionalità  come per esempio lo scorrimento motorizzato, aumentano considerevolmente il loro prezzo.

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