Video editing

La produzione di filmati digitali pone ancora problemi prima della scelta o dell'acquisto del software di editing video. Bisogna sincerarsi di avere un sistema adeguato.

Autore: Stefano Costa

Fare video digitali richiede molte risorse di sistema. Lo spazio su disco in prima istanza: se si prevede di lavorare su di un filmato, bisogna avere a disposizione tra copie di lavoro e backup vari, almeno tre volte lo spazio occupato dal video stesso. Ma non basta: il disco deve essere veloce. In caso contrario la fluidità  della riproduzione ne risentirà  negativamente, con il classico video "a scatti", e l'impossibilità  di controllare l'effettiva qualità  del lavoro. Significa perdere tempo per controllare se si è operato male sul video in lavorazione o se il problema era il computer. Considerazioni analoghe vanno fatte per memoria e CPU. Entrambe sotto pressione durante l'elaborazione di certi effetti, e potenziali fonti di blocchi transitori. Un gigabyte è la misura standard ormai lavorando solo con Office: è il minimo accettabile per il video editing, anche se i fabbricanti di software dichiarano requisiti minimi inferiori. La workstation video deve essere mantenuta per poter continuare ad essere veloce ed efficiente anche quando non è più nuova. Deframmentare il disco con regolarità  è quindi un'esigenza assoluta. Evitare di installare programmi inutili non è solo una buona norma, potreste scoprire con orrore che il programma di editing video si blocca proprio sul più bello, naturalmente senza un backup delle ultime meravigliose modifiche. La scheda video non serve solo per giocare, ma è uno strumento di lavoro fondamentale. La qualità  e la velocità  nella riproduzione e nell'acquisizione di filmati dipendono da questo fondamentale elemento. Infatti quasi tutti gli effetti di transizione su immagini e testi possono essere eseguiti tramite la GPU (Graphic Processor Unit) presente sulla scheda. Non è però indispensabile: le DirectX possono emulare via software le funzioni mancanti, a prezzo delle prestazioni. Non è neppure necessario possedere una scheda video specifica per il video editing se ci si limita ad assemblare contenuti già  in formato digitale.


Non è necessario possedere una scheda video dedicata al montaggio, ma se vi dedicate in maniera continuativa a questa attività  difficilmente ne farete a meno. Matrox è uno dei protagonisti sul mercato.


Questo tipo di schede sono realmente utili se si usano di frequente delle telecamere. Se è questo il caso, valgono ampiamente il loro costo elevato: si risparmia molto tempo nel riversare i filmato dalla telecamera al PC e si velocizza molto il lavoro in generale. Le soluzioni intermedie, vale a dire le schede video che permettono di digitalizzare flussi video, sono utili solo a livello prettamente amatoriale, data la loro bassa risoluzione di acquisizione.
Chi ha intenzione di lavorare seriamente nel comparto in poche parole deve investire in hardware più che per un "normale" PC. Senza contare l'acquisto di "accessori" come una telecamera. In altre parole il video editing ad un certo livello è un business costoso.
[tit:La scelta del software] Coloro che sono abituati a cambiare programma spesso, usando quello che per ogni singolo lavoro sembra il più adatto, potrebbero avere qualche problema di convivenza. I software di editing video infatti qualche volta pongono problemi di compatibilità  reciproca. Vale a dire che l'installazione di qualche DLL di troppo da parte di un'applicazione poco raffinata può compromettere il funzionamento delle altre. Non è il caso di nessun programma tra quelli che troverete recensiti, ma tenete presente che sicuramente farete ricorso ad altre applicazioni di questo tipo per i motivi più svariati, e presto o tardi qualche problemino arriverà . Un motivo in più per configurare la workstation con giudizio.
[tit:L'offerta] L'offerta di software si è notevolmente ampliata, ed ha raggiunto livelli tecnologici ragguardevoli. Con una spesa ragionevole si possono imitare su piccola scala molti degli effetti che siamo abituati a vedere in televisione. Il parco programmi si divide essenzialmente in due categorie: quelli dedicati al video editing vero e proprio e tutto quanto concerne la conversione di formato o post-produzione video.
Nel video editing esiste un'ampia sovrapposizione della tipologia di funzioni offerte dai vari programmi. Il modello di lavoro è sostanzialmente analogo, e la sequenza di operazioni grosso modo simile. Il vero fattore distintivo è la qualità  con cui viene realizzato l'insieme. Poco importa avere trenta effetti di transizione piuttosto che venti, se quando si visiona il prodotto finito le scene sono sfuocate e sgranate. Anche lo spazio per possibili trucchi è ridotto: se desiderate un certo effetto che non vi viene offerto direttamente, ci sono poche speranze di poterlo ottenere per vie traverse.
Esistono anche una serie di limiti imposti dai vari programmi che non sono immediatamente riconoscibili: alcuni effetti non possono essere riutilizzati più di una volta in un progetto. In altri casi ci possono essere dei problemi di eccessivo consumo di risorse del proprio computer, specie quando si utilizzino in maniera troppo spinta alcune caratteristiche, o quando si lavora su video a risoluzione molto elevata. Tutti questi fattori si rilevano e risolvono solo con l'esperienza pratica: il video editing è di per sà© un'attività  che richiede tempo ed applicazione da parte dell'utente.
Se elaborate video con continuità , l'aggiornamento dei programmi è un fattore determinante: a lungo andare si usano sempre le stesse funzioni, gli stessi trucchi, e si finisce nell'invisibile ordinario. Con le nuova release i produttori sono sempre molto accorti nell'aggiungere quel certo tipo di funzioni che mette "pepe" nelle vostre presentazioni. E di solito gli upgrade sono piuttosto convenienti.
Per quanto riguarda la post-produzione invece il ventaglio di soluzioni possibili è molto ampio e meno maturo. L'offerta di software in questo ambito è potenzialmente complementare ai software di video editing specie per quanto riguarda la conversione di formati video.
Una nota cautelativa: anche se i produttori di software si sono prodigati nell'implementare il supporto per Windows Vista, sarebbe un errore considerarlo già  una piattaforma affidabile e perfettamente compatibile con i vostri software. Esistono ancora problemi sporadici legati all'implementazione delle DirectX10 sulle schede video, e una serie di piccoli problemi più generali che rendono l'utilizzo di programmi multimediali ancora troppo instabile sull'ultima versione del sistema operativo Microsoft.


Questa lunga pagina di Pinnacle su Vista ha solo un significato: i programmi funzionano ma....qualcosa non va ancora. Controllate bene sul sito del fabbricante questi distinguo!

Evitate se potete in questa fase di transizione Windows Vista e continuate ad usare Xp. Ne riparleremo dopo la SP1, in previsione per il 2008, che dovrebbe portare una maggiore affidabilità  anche per il software multimediale.

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