Masterizzare i video

Una guida schematica e sintetica per orientarvi nelle scelte di duplicazione e masterizzazione delle vostre clip

Autore: Stefano Costa

Vi spieghiamo come muovervi nel caso in cui decidiate di masterizzare i vostri video su un supporto ottico o desideriate semplicemente realizzare una copia di backup dei vostri film.

[tit:La "sorgente"]
L'offerta di materiale video in formato digitale è decisamente ampia, anche troppo. Spesso lo stesso contenuto è disponibile in formati diversi, con qualità  differenti. Non tutti i formati sono egualmente pratici da elaborare: la scelta va fatta tenendo conto dell'utilizzo che se ne vuole fare. Detto in altri termini, come si pensa che verrà  fruito lo spettacolo. Vedere un film su un televisore LCD con un'ampia diagonale richiede una sorgente di qualità  molto più elevata che non la visione dello stesso film da uno schermo di un computer. La via qualitativamente migliore rimane la copia da un altro DVD. Tutti i programmi di cui troverete le recensioni sul sito permettono di copiare DVD non protetti, ma tenete presente che la maggior parte dei DVD video presenti sul mercato sono codificati in modo da rendere più complessa questa operazione. Di norma tale funzione è stata disabilitata, per motivi legali, come nel caso di Alcohol 120%. Tuttavia avere una copia di backup dei film regolarmente acquistati è un vostro diritto, per quanto per rimuovere la protezione è sempre necessario avere l'autorizzazione di chi detiene i diritti. Nel caso di file AVI/DiVx, è sempre bene, potendo scegliere, usare il file quello che presenta il bit-rate più elevato. Attenzione a non confondere il bit-rate con la risoluzione spaziale: meglio un filmato 320x240 a 25 fotogrammi al secondo che un 420x300 con 20 fotogrammi al secondo! L'occhio umano percepisce con maggior precisione il movimento, ma non i dettagli minuti, specie a una certa distanza. Inoltre se nel film ci sono rapidi cambi di ripresa, durante le transizioni la qualità  video diminuisce drasticamente quando i bitrate sono più bassi.

[tit:La scelta del supporto]
CD o DVD? E DVD single o double layer? Non necessariamente vale l'equazione film=DVD. Con le moderne tecniche di compressione si possono ottenere risultati egregi anche sulla ridotta capacità  di un CD.
Specialmente se la durata del video non eccede i novanta minuti. Con la tecnica dell'overburning poi, fare CD-ROM da 700 MB non è più un problema. Tuttavia un DVD rimane più fruibile: presenta pochi problemi di compatibilità  e qualità  elevata. La scelta tra layer singolo o doppio è in realtà  quasi obbligata. Se la sorgente è un DVD, e volete mantenere i contenuti extra (sottotitoli, interviste...) il double layer è quasi indispensabile. In tutti gli altri casi, il single layer è il formato preferibile perchà© economico, di qualità  comunque elevata e più veloce da produrre. Anche se i produttori di DVD o CD vorrebbero farvi credere il contrario, la qualità  dei supporti non varia molto tra marche e modelli diversi, e comunque assolutamente non in relazione al prezzo. Appare pretestuosa poi la certificazione di certi fabbricanti "CD-R Audio" e "CD-R per archivi". La differenza la fate voi, nel modo in cui scrivete sul disco, e non certo il fabbricante.
[tit:Il problema della compatibilità  hardware]
Mai come per le masterizzazione l'accoppiata hardware e software deve essere vincente. Il masterizzatore ultimo grido richiede generalmente i programmi più evoluti e frequentemente aggiornati. Le unità  più collaudate invece sono utilizzabili con qualsiasi programma senza limitazioni. Vi accontentate della mera trasformazione del supporto, oppure volete inserire contenuti extra? In quest'ultimo caso è meglio usare suite dedicate come Easy Media Creator o Power2Go è un investimento che ripaga.

In un DVD possono esistere varie traccie audio e video, e soprattutto, di qualità  molto variabile. Con Roxio Easy Media Creator si può verificare facilmente

Acquistate inoltre dischi fissi capienti e abituatevi a deframmentare con regolarità  il disco fisso. In questo modo i tempi di scrittura rimarranno bassi e si limitano eventuali errori. Tutti i masterizzatori gestiscono il buffer underrun, cioè il problema legato allo svuotamento del buffer che si può verificare quando la velocità  di lettura dal disco fisso è più bassa di quella di scrittura sul DVD. Questo non significa affatto che nel tempo non butterete nella spazzatura dei DVD scritti male. Le tolleranze accettabili sono così limitate che minime variazioni possono rendere illeggibile il supporto su alcuni lettori. Tenere pulito ed ordinato il disco fisso è quindi non solo doveroso, ma anche assai utile. Così come limitare graffi ed in generale il contatto con la superficie del supporto.
[tit:Questione di cura] Durante una sessione di masterizzazione è bene evitare tutte quelle operazioni che impegnano pesantemente il disco o la CPU. Giocare un videogame o copiare intere directory tra dischi diversi mentre si masterizza non porta a nessun risparmio di tempo. Come minimo  farete tutte queste operazioni più lentamente che non eseguendole una per volta. Inoltre se questo tipo di procedura si attua frequentemente nel tempo la testina del disco fisso si consuma prima, diminuendo così la vita del proprio hard disk. Alcuni programmi sono meno sensibili di altri a problemi di questo tipo grazie alla loro architettura interna: Nero 8 Ultra Edition e Roxio Easy Media Creator sono i caposcuola in questo campo, seguiti da Alcohol 120% e poi da tutti gli altri.
[tit:Il mio lettore non legge il DVD] Non tutti i lettori di CD/DVD possono leggere tutti i tipi di CD/DVD masterizzati, specie quelli riscrivibili. La radice del problema sta nelle tecnologie di scrittura dei dati sulla superficie del disco. Per raggiungere le grandi capacità  di scrittura richieste, l'unico modo sicuro per il masterizzatore è quello di calibrare la potenza del fascio laser sulla superficie, disco per disco. In un'area dedicata presente in ogni supporto vergine sono impresse le informazioni necessarie per calibrare e controllare la corretta potenza laser. Con il tempo vengono introdotte nuove tecnologie e materiali per i supporti, con il risultato che diventa illeggibile dall'unità  se i parametri operativi del nuovo disco non sono contemplati dal lettore. Nessun software di masterizzazione potrà  porre rimedio a questa situazione. L'unica accortezza possibile è aggiornare il firmware del masterizzatore o lettore quando possibile, e controllare se il proprio lettore è in grado di leggere i dischi vergini che vengono utilizzati.
[tit:La conservazione dei supporti] I dischi ottici sono sensibili alle condizioni ambientali, in particolar modo alla luce solare e all'umidità .  La prima è deleteria perchà© l'azione dei raggi ultravioletti degrada lo strato fotosensibile che viene inciso dal laser del masterizzatore. Il che porta ad errori di lettura non recuperabili. La velocità  di decadimento del supporto è molto elevata: poche ore di sole possono essere sufficienti a rendere illeggibile un DVD. La seconda innesca invece un processo di ossidazione, che sebbene molto lento, è altrettanto deleterio. Usate sempre le custode rigide per conservare i dischi e non le buste di plastica. Essendo prive di chiusura, le buste fanno entrare molta più polvere, e un granello di polvere molto duro può graffiare la superficie del CD/DVD irreparabilmente, con tutti i problemi del caso. Anche se i produttori di dischi vi vorrebbero far credere il contrario, non esistono certezze sull'effettiva durata nel tempo di un supporto masterizzato. Non è necessariamente vero che i supporti più costosi durino di più di quelli economici, e comunque se pensate di mantenere informazioni per diversi anni, l'unica soluzione reale è quella di ricopiarli in un altro supporto a intervalli di tempo regolari.

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