Primi passi con Photoshop CS4

La complessità  di Photoshop CS4 non deve spaventare il neofita della fotografia e del fotoritocco. Le possibilità  di correggere e modificare un'immagine sono tante, anche per chi è alle prime armi.

Autore: Marina Macrì


La complessità  di Adobe Photoshop CS4 non deve spaventare il neofita della fotografia e del fotoritocco. Le possibilità  di correggere e modificare un'immagine sono tante, anche per chi è alle prime armi. Gli esempi visualizzati sono solamente alcuni della vasta gamma di effetti che si possono ottenere usando una sola opzione o un unico strumento del programma. 

Eliminare le imprefezioni del viso
Eliminare piccole rughe e imperfezioni della pelle, in modo particolare nei ritratti femminili, è sempre stato, anche al tempo della pellicola, un intervento praticato di routine. Questo risultato si può ottenere facilmente con uno strumento di Photoshop che permette di "lisciare" la pelle. E' un filtro denominato Sfoca (Blur). Lo si attiva dalla barra del menù secondo il percorso file>blur, a questo punto si apre una finestra con diverse opzioni, quella più adatta a un intervento semplice e rapido è quella indicata con Surface Blur (Sfocatura di superficie) la cui intensità  si regola facilmente con un cursore.



Per meglio controllare la sfocatura conviene ingrandire la parte più significativa dell'immagine al 100%.



I risultati si possono facilmente vedere confrontando l'immagine prima dell'intervento (a sinistra) e dopo (a destra).




Al tempo della fotografia su pellicola questo risultato era ottenuto o con speciali filtri denominati Soft, o con uno speciale obiettivo Soft Focus, a sfocatura variabile. 

[tit:Cambiare lo sfondo]
Cambiare la tinta dello sfondo è un'operazione molto semplice quando la superficie colorata è omogenea e il soggetto ben contrasta sullo sfondo. Siamo partiti da una banale immagine di ragazze scattata sul bordo di una piscina.


Eliminare dalla inquadratura quanto è superfluo è la prima regola del buon fotografo. Perciò abbiamo riquadrato l'immagine con lo strumento Taglierina, in modo da concentrare l'attenzione di chi guarda sulle ragazze.





Poi abbiamo cliccato sul quadratino dei colori ColorPicker, in basso nella barra verticale degli strumenti. Si apre così una tavola colori nella quale scegliamo il preferito, nel nostro caso un blu mare.



Confermata la scelta abbiamo attivato lo strumento Secchiello, Paint Bucket Tool, dalla barra verticale degli strumenti.



A questo punto abbiamo trascinato lo strumento sullo sfondo e abbiamo ciccato, il colore blu si è sparso su tutta la superficie libera, sostituendo quello precedente. Colori diversi, in realtà  sarebbe meglio parlare di densità  fotografiche di grigio differenti, arrestano lo spandersi del colore. Si osservino le superfici tra le ragazze.



Poco male, basta ripetere l'operazione sulle varie superfici chiuse, rimaste invariate e si raggiunge il risultato.



Ecco la foto prima (sopra) e dopo (sotto).





[tit:Distorcere l'immagine]Intervenire sull'immagine distorcendola e degradandola in vario modo, alla ricerca dell'effetto comico oppure artistico è pratica fotografica molto richiesta e praticata. Decine di effetti sono possibili usando i cosiddetti Filtri di Photoshop.
In realtà  il loro effetto è simile a quello che, al tempo della fotografia digitale, si otteneva con filtri variamente lavorati da applicare all'obiettivo. Le possibilità  sono molte, quelle visualizzate sono alcune delle centinaia possibili.La distorsione più "fotografica" è quella che cambia una normale foto in una che somiglia a quelle riprese con fish eye.
Il percorso è il seguente Filter>Distort>Spherize ...



... e a questo punto si apre una finestra con cursore mediante il quale si interviene distorcendo sfericamente, a volontà , l'immagine.





Se, invece si desidera distorcere l'immagine in altro modo non c'è che da accedere a tutta la gamma dei filtri cosiddetti creativi secondo il percorso Filter>Filter Gallery ...



... e qui scegliere l'opzione filtro desiderata tra le molte offerte.



Nelle immagini la foto di partenza ...



... i risultati della distorsione Fish eye ...



... e del filtro "vetro".



[tit:Posterizzare]Ricordate la Marilyn di Andy Warhol? Si parte da una fotografia e la si trasforma in un disegno con ampie superfici di colori solidi, senza sfumature. Con un po' di abilità  e di gusto si ottengono effetti interessanti. Ma questi li deve mettere il fotografo.
Photoshop fornisce solamente una facile tecnica. Il percorso è il seguente Image>Adjustments>Posterize.



Ciccando su Posterize (Posterizza) si apre una finestra, dotata di cursore per regolare la quantità  di posterizzazione, cioè di livelli colore uniti in uno solo. Il risultato si controlla facilmente in anteprima.



Per ottenere buoni risultati è bene partire da immagini che presentino ampie superfici colorate. La foto di partenza ....



e una delle tante possibilità  di posterizzazione.



[tit:Panoramica]Per avere una fotografia panoramica, che non sia il semplice ritaglio del normale formato, per ottenere un rapporto tra base e altezza in cui la base predomini, è necessario unire più immagini.
La tecnica di ripresa è quella che si usava al tempo della fotografia su pellicola. Dopo aver messo la macchina su treppiede si scatta una serie consecutiva di foto, ruotando la macchina sul proprio asse, in modo da ottenere una serie d'immagini, che coprano più del normale angolo di ripresa dell'obiettivo usato. Poi si uniscono le immagini così ottenute. Una volta ciò avveniva fisicamente, incollando gli uni agli altri i vari fotogrammi e poi stampandoli in una unica foto. Oggi ci pensa Photoshop mediante l'opzione Photomerge.
Il percorso è il seguente: File>Automate>Photomerge.



Cliccando sulla opzione Photomerge si apre la relativa finestra.



Chi ha un po' di esperienza e desidera determinate effetti può scegliere tra varie modalità . Chi esperto non è ma vuole ottimi risultati, sceglierà  la voce Automate (Automatizza), poi sceglierà  il gruppo d'immagini da unire. Un clic e dopo poco tempo ecco pronta la panoramica. Per avere buoni risultati bisogna curare molto la ripresa. La fotocamera deve rimanere rigorosamente in bolla per tutti gli scatti e questi debbono essere leggermente sovrapposti. Cioè il campo ripreso da ciascuno fotogramma deve contenere una frazione di angolo di ripresa del fotogramma seguente.
I fotogrammi da cui siamo partiti ...



... e la panoramica finale.



[tit:Correggere l'esposizione]
Capita, malgrado l'ampia latitudine di posa della fotografia digitale, di sbagliare esposizione. Ciò accade di frequente quando nella inquadratura entrano luci forti e la ripresa avviene in automatismo. Gli automatismi non tengono conto di nessun fattore di correzione e si comportano come se la scena fosse molto più luminosa di quanto non lo sia nella realtà . Poco male. Si può rimediare con molta facilità .
Il percorso è: Image>Adjustments>Exposure.



Si apre così una finestra dotata di cursore medianti i quali si può sovra e sottoesporre, correggendo anche gli eventuali slittamenti di colore introdotti con la correzione .



Una ripresa notturna a un caffè della catena Starbuck era la foto di partenza...



... mentre nell'immagine seguente potete vedere il risultato dopo una sovraesposizione forte.




[tit:Cancellare e sostituire]
Cartelli stradali, fili della luce, pali di vario genere. Difficile, in un paesaggio, non riprendere questi elementi indesiderati che rovinano la fotografia. La soluzione è usare uno strumento molto comune nel fotoritocco: il Timbro Clone. Serve a prendere un'area, della grandezza desiderata, in un punto della fotografia e spostarla in un altro, in modo da coprire un elemento indesiderato.
Noi siamo partiti da una immagine con vistosi cartelli stradali e abbiamo provato a cancellarli, sovrapponendo loro parti dell'immagine confinanti.



Quelle che hanno alta probabilità  di essere anche presenti "dietro" il cartello. Il concetto fondamentale da seguire, per questo uso del timbro clone, è proprio questo. I passi che ci hanno portato dalla immagine di partenza a quella finale, senza il primo cartello, sono stati i seguenti: con lo strumento Lazo abbiamo evidenziato l'elemento da coprire. In questo modo si delimitano i confini dell'area entro cui operare, la superficie del cartello, appunto.



Il passo successivo è stato selezionare il Timbro Clone. Lo strumento offre alcune variabili come la grandezza del cosiddetto "pennello", cioè dell'area circolare del timbro, l'opacità  della immagine trasferita, la sua durezza.



Conviene sempre impostare un diametro relativamente piccolo, che consenta di muoversi bene entro l'area da sostituire. A questo punto non resta che posizionare il puntatore dello strumento sull'area da duplicare e attivarlo. Poi lo si sposta sull'area da coprire. CS4 visualizza a questo punto il risultato nell'area. Se soddisfa non resta che cliccare per l'invio del comando. Si prosegue così finchà© tutta l'area indesiderata non sarà  coperta e ricostruita con i "pezzi" presi da altre parti dell'immagine.



A questo punto non resta che deselezionare l'area, e procedere ai ritocchi finali dei bordi, con un pennello molto piccolo. Il segnale è eliminato.


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