Le potenzialità di Photoshop CS4 sono veramente molte. Per chi desidera avere accesso agli strumenti un po' più complessi, eccone un assaggio. Di seguito alcuni esempi di ciò che è possibile fare. Serve pazienza e un po' di pratica. Ma approfondendo la conoscenza del programma si scopriranno le sue incredibili potenzialità . Presa confidenza con tutte le operazioni usate negli interventi che seguono, qualsiasi correzione o intervento creativo sarà alla vostra portata
Gli stralucidiSono definiti stralucidi i riflessi di luce sulla pelle delle persone. Se il ritratto è eseguito in studio sarà cura del truccatore eliminarli con fard e cipria. Negli altri casi, per eliminare questi antiestetici riflessi bisogna intervenire in post produzione. Gli strumenti di Photoshop da usare possono essere più d'uno. Se non ci si vuole complicare troppo la vita, e ottenere buoni risultati, lo strumento
Timbro Clone è la soluzione. Naturalmente dopo che ci si sarà ben impadroniti del suo uso.
Un buon risultato si ottiene solamente in questo modo. Dalla foto di partenza
siamo arrivati a quella finale, senza stralucidi sui visi lavorando con pazienza con il timbro clone.
La prima cosa da fare è ingrandire al 100% il viso da ritoccare e impostare il timbro clone.
Poi, impostando una opacità intorno al 20%, talora anche meno, un diametro di pennello piccolo e dai contorni poco definiti si "trapiantano" sulle zone con stralucidi piccole zone di pelle, a bassa opacità di colore, che confinano. Con pazienza e metodo, si riesce in questo modo a far sparire gli stralucidi. Il procedimento non è difficile, richiede solo tempo e manualità .
[tit:Restaurare una vecchia foto-Modificare i colori]
Stampe e diapositive a colori, col passare del tempo, perdono i loro colori e assumono una forte dominante Magenta. Tanto meno questa dominante è avvertibile, tanto più l'immagine si può salvare e riportare ai colori originari. Prima di tutto bisogna fare una scansione della stampa o della diapositiva, poi intervenire con Photoshop.
Dalla immagine originale, chiaramente con una dominante Magenta...
... siamo arrivati, con successivi passaggi al ripristino dei colori che aveva in origine.
Il primo intervento avviene sul bilanciamento dei colori con il percorso
Image>Adjustments>Color Balance.
Si apre la finestra del bilanciamento dei colori e si agisce sul cursore del Magenta, spostandolo verso il verde (Green).
Tale operazione si ripete attivando, in basso il
Tone bilance (Bilanciamento Toni) sia per ombre, luci e mezzi toni. Poi si passa al controllo della Vibrance (Brillantezza dei colori), con il percorso
Image>Adjustments>Vibrance. Anche in questo caso si apre una finestra con due cursori per il controllo di brillantezza e saturazione.
Si agisce su di essi controllando il risultato in anteprima. Infine si passa alla correzione fine di ciascun colore, impostando la variazione selettiva dei colori seguendo il percorso
Image>Adjustments>Selective Color.
Si apre la solita finestra nella quale si possono selezionare i colori principali, oltre al grigio, al bianco e al nero. Per ciascuno di questi colori si può variare la quantità dei quattro colori della sintesi additiva Cyan, Magenta, Giallo, e Nero medianti i rispettivi cursori. Una buona correzione si ottiene avendo alle spalle un po' di esperienza sul comportamento dei colori della quadricromia quando le loro reciproche percentuali sono variate. Ad esempio, per rendere più pieno un colore è bene aumentare la sua percentuale di nero, per renderlo più slavata bisogna fare l'esatto contrario.
[tit:Raddrizzare i palazzi storti-Correggere le linee cadenti]
Il difetto è definito come: linee cadenti. Si verifica quando riprendiamo da vicino un palazzo e, per comprenderlo tutto nella inquadratura, siamo costretti a inclinare verso l'alto l'obiettivo. Il risultato è un'immagine con il palazzo che sembra cadere all'indietro, senza più parallelismo di linee o intersezione di linee a 90 gradi, quando invece lo dovrebbero essere.
L'esperienza è capitata a tutti.
Al tempo della fotografia analogica l'unica soluzione era fotografare con un apparecchio cosiddetto a Banco Ottico, che permetteva la rotazione sia del piano pellicola, sia di quello del porta obiettivo. In questo modo si potevano correggere in ripresa le linee cadenti. Con le reflex, anche digitali, si corregge il difetto in ripresa ricorrendo a un obiettivo decentrabile. Ma è una esclusiva dei corredi ottici delle reflex e hanno un certo costo. Oltre a dover essere usati, proprio come le fotocamere a banco ottico, con fotocamera su treppiede.
La soluzione offerta dal digitale è la correzione in post produzione delle linee cadenti. Per eseguirla bene è consigliabile avere le nozioni base della prospettiva fotografica.
Noi siamo partiti da una banale immagine con linee cadenti ...
e grazie ai passaggi che descriviamo abbiamo ottenuto l'immagine finale.
Aperta l'immagine sulla scrivania, abbiamo usato lo strumento
Selezione Rettangolare, in alto a sinistra nella barra degli strumenti, per delineare i contorni dell'immagine. Senza questa operazione non è possibile attivare i passaggi successivi.
Poi abbiamo seguito il percorso
Edit>Transform>Perspective.
A questo punto sul bordo della linea di selezione dell'immagine sono comparsi i punti di ancoraggio agli angoli e al centro dei quattro lati. Mettendo il puntatore su un punto e attivandolo lo si può trascinare in alto, in basso, di lato osservando le modifiche di prospettiva che sono, man mano introdotte.
Per meglio controllare la perpendicolarità delle linee è bene eseguire l'operazione dopo aver sovrapposto una griglia all'immagine. Lo si fa seguendo il percorso:
View>Show>Grid.
Dopo aver agito sui punti di ancoraggio e raggiunto il risultato voluto si vedrà che esistono zone dell'immagine vuote, da riquadrare.
Lo si fa impostando lo
strumento taglierina. Il gioco è fatto
[tit:Sfondi difficili]
Lo sfondo ha sempre una grande importanza nell'economia di una immagine. Per questo motivo, di volta in volta, è necessario escogitare sistemi e adottare tecniche per migliorarlo. Osserviamo l'immagine di partenza.
Si tratta di una foto costruita apposta, e frutto di un certo numero di scatti. L'effetto voluto di ventaglio d'acqua è stato ottenuto, però lo sfondo, con "troppa aria in testa" come si dice in gergo, con troppo spazio sopra la testa del soggetto, rovina l'insieme.
Prima cosa da fare è eliminare parte dello sfondo. A ciò si è provveduto selezionando dalla barra degli strumenti la
Taglierina (Crop Tool) e riquadrando in modo che il ventaglio d'acqua occupi la maggior parte dell'inquadratura.
Lo sfondo, tuttavia distrae ancora troppo l'attenzione. Bisogna scurirlo. Per farlo si decide di selezionare con lo strumento
Lazo Magnetico la parte da scurire. Per operare al meglio il lazo magnetico deve seguire linee che siano ben evidenti, cioè contrastate. Si è quindi aperta
la finestra Luminosità (Brightness) con il percorso
Image>Ad just>Brightness.
Si è poi selezionato lo strumento
Lazo Magnetico.
Per avere un segno di contorno molto preciso conviene impostare il parametro
Feather su numeri di pixel piccoli, un valore di 1 o 2. Delimitata in questo modo l'area sulla quale si voleva operare rendendola più scura, si è aperta la finestra
Luminosità e si è agito aumentando diminuendo al massimo la luminosità e aumentando il contrasto.
Il lavoro più difficile e lungo era ancora da fare: evidenziare, sempre col Lazo Magnetico le parti dello sfondo racchiuse tra formazioni di gocce d'acqua e renderle scure sia con lo stesso metodo, sia utilizzando il timbro clone. Per riportare zone scure.
Ed ecco il risultato.
[tit:Il montaggio]
Nella realtà della medicina trapiantare la testa di un individuo sul corpo di un altro non è possibile. Nel mondo della fotografia sì. E in modo particolare nell'era digitale.
L'operazione è complessa e richiede l'uso di più strumenti. La verosimiglianza del risultato dipende anche dalle immagini dalle quali si parte. L'illuminazione dei due soggetti, donatore e ricevente, deve essere per quanto possibile uguale. Altrimenti ombre incongrue denunceranno il trucco. Anche dimensioni e risoluzione delle due immagini dovranno essere uguali. Altrimenti si potrà notare una differenza di qualità tra donatore e ricevente.
Nell'esempio che vedete abbiamo usato per il "trapianto" due soggetti presenti nella stessa immagine.
Lo scatto originale è stato prima di tutto riquadrato, per togliere possibili elementi di disturbo mediante il solito strumento
Taglierina (Crop Tool).
Del file è poi stata eseguita una copia, da cui prelevare la testa da trapiantare. Dal momento che si prevedeva di usare lo strumento
Lazo magnetico, per circoscrivere i confini della zona da tagliare, si è aumentato leggermente il contrasto, agendo sui cursori della finestra
Luminosità -Contrasto, attraverso il solito percorso
Image>Adjustments>Brightness.
Col
lazo magnetico viene circoscritto il volto da trapiantare e poi viene attivato lo strumento
Sposta (Move Tool).
Con questo si sposta la zona ritagliata dall'immagine donatrice a quella ricevente e la si posiziona grossolanamente. Stessa operazione si compie per il secondo trapianto.
A questo punto abbiamo l'immagine del ricevente e, sopra due altri livelli d'immagine, corrispondenti ai due visi del donatore trapiantati.
Attenzione: per intervenire sulle facce, e variare luminosità , contrasto, tonalità , posizione in modo da adattarle meglio al soggetto ricevente bisogna agire attivando il relativo livello. Per sovrapporre nel modo più soddisfacente i visi trapiantati su quelli delle ragazze era necessario ruotarli. La cosa è stata fatta attivando la relativa funzione col percorso
Edit>Transform>Distort.
Sul viso da modificare, variandone l'inclinazione e anche le dimensioni, si agisce trascinando i punti di ancoraggio attivati dalla funzione
Distort (Distorci).
Fatto ciò, per entrambi i visi trapiantati, è giunto il momento di procedere ai ritocchi finali, per cucire, con rammendo invisibile, il viso del donatore su quello del ricevente. Per farlo bisogna fondere tra loro tutti i livelli.
Il percorso per attivare la funzione è il seguente
Layer>Merge Layer.
Si attiva, poi, la funzione
Timbro Clone e si procede a ricostruire le parti mancanti sul viso trapiantato. (vedi capitolo cancellare e sostituire). E' l'operazione più lunga e laboriosa. Al termine avremo una immagine con le varie teste ben attaccate ai nuovi corpi.
Non resta che evidenziare, sempre col
Lazo Magnetico, lo sfondo ...
...e applicare una generosa sfocatura di superficie, per renderlo confuso ed evidenziare così maggiormente il soggetto principale. Il percorso per attivare la funzione è
Filter>Blur>Surface Blur.
Ecco il risultato.