Facciamo un breve viaggio nel mondo degli alimentatori verificando come funziona, come sceglierlo e come fare in modo che questo componente non diventi un problema.
Autore: Redazione Technology
Anche se di fatto non elaborano nulla, gli alimentatori sono uno dei componenti più importanti di un PC e anche tra le principali fonti di problemi in caso di guasto. Gli alimentatori sono solitamente strettamente legati al tipo di cabinet del nostro PC. Sono le dimensioni e la forma dello chassis che quasi sempre determinano la tipologia di alimentatori da scegliere. Talvolta i cabinet vengono già venduti con l'alimentare, una scelta che permette di risparmiare, ma che non sempre è la soluzione migliore.Una cosa da tenere sempre a mente è che la qualità dell'alimentatore condizionerà fortemente il funzionamento e la vita del PC.
[tit:La fonte di alimentazione] Un alimentatore non è semplicemente un parallelepipedo che converte la corrente elettrica dai 220 V della presa a valori più bassi. In linea di massima un alimentatore preleva tensione dalla rete elettrica domestica, la converte da alternata a continua, ne riduce i valori, provvede a stabilizzarla e a filtrarla da eventuali segnali spuri, mette a disposizione una serie di sistemi di protezione in caso di surriscaldamento interno, corto circuiti e sbalzi di tensione. Nel caso dei cortocircuiti spesso si parla di sistema SCP (Short Circuit Protection). Tra le più diffuse protezioni c'è anche quella contro le sovratensioni, chiamata anche Over Voltage Protection o OVP. C'è inoltre una ampia varietà di uscite e segnali di controllo:le tensioni che normalmente sono utilizzate in un computer sono cinque: +12 V, -12 V, +5 V, -5 V e +3,3 V. Sul versante degli standard, la versione più recente, per ora, è quella ATX 2.3, anche se la maggior parte degli alimentatori disponibili sono ancora rispondenti alle specifiche 2.2.Per gli attuali PC le linee più importanti sono i rami positivi e quella a +12 V. Per capire le differenze fra un alimentatore e un altro occorre imparare a leggere l'etichetta solitamente presente in tutti questi dispositivi, anche se da solo questo non basta. I valori che normalmente ci vengono presentati dai produttori sono espressi in Watt (W), che è una misura di potenza. Il consumo si calcola considerando altri due valori, la tensione e la corrente (misurata in ampere). Occorre comunque ricordare che se acquistare un alimentatore sottodimensionato può dimostrarsi una scelta molto pericolosa, comprarne uno eccessivamente sovradimensionato diventa semplicemente uno spreco di soldi.
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