Con Pat il CRM diventa mobile

Con MobilAct la società  rende le informazioni aziendali mobili. Intervista a Patrizio Bof, Presidente di Pat, che dice la sua sul mercato della mobilità 

Autore: Cecilia Lombardi

MobilAct sta per Mobile e Action, intesa come azione e possibilità  di interagire servendosi dei dati a disposizione dovunque ci si trovi.
Pat, società  trevigiana che realizza applicazioni CRM customer-centriche, ha scelto proprio questo acronimo come nome della soluzione di seconda generazione che di recente ha rilasciato sul mercato, che rende disponibili le informazioni provenienti dalle applicazioni CRM presenti in azienda sui dispositivi mobili.
"Nel realizzare la soluzione i nostri laboratori di ricerca, racconta Patrizio Bof, presidente di Pat, hanno dato un'attenzione particolare all'aspetto della sicurezza.  Pat, infatti, crede che sempre più la potenza di questi dispositivi debba accompagnarsi alla garanzia che l'azienda ha nel portare i dati all'interno di questi strumenti. Di default Pat dota l'applicazione di un'infrastruttura di sicurezza con una serie di funzioni che consentono all'utente di far uso delle soluzioni mobili con tutta tranquillità ". Tra queste, nel caso di perdita del dispositivo l'invio di SMS silenti, messaggi senza alcun impatto sonoro, che permette di bloccare l'uso del dispositivo, di cancellare i dati e inibire un utilizzo non aziendale sia dello strumento che dei dati in esso contenuti. Il mancato collegamento del dispositivo alla sede centrale, inoltre, avvia un blocco parziale dell'accesso ai dati. I dati contenuti nel dispositivo sono criptati e non possono venire utilizzati in modo nativo in un altro strumento, e l'integrazione con i dati aziendali è garantita da un protocollo di comunicazione standard basato su Xml.

[tit:Al passo coi tempi]

MobilAct poggia su un framework applicativo integrato con i sistemi operativi Windows Mobile 2005, Windows Mobile 2006, di cui sono dotati i più recenti smartphone, e si propone come ambiente completo per trovare negli strumenti mobili le informazioni aziendali. Senza la necessità  di dover ricorrere a software d'integrazione uteriori consente lo scambio di dati e permette di aggiungere funzionalità  non presenti nell'applicazione standard, mediante l'utilizzo di web services. "Prima di entrare in questo campo, sottolinea Bof, Pat ha fatto ricerche approfondite. La parte mobile è un po' una moda; c'è la corsa ad acquistare strumenti dove ricevere i dati, tipo Pda, pocket, smartphone. Il problema che questi dispositivi sono complessi nel loro utilizzo. Pat ritiene che non bisogna spingere l'utente a imparare cose nuove, bisogna mettergli a disposizione una soluzione flessibile, semplice da utilizzare e modulare". "MobileAct è un progetto molto ambizioso, sottolinea, che ci sta dando già  dei risultati positivi e prospettive di affermazione in altri mercati; l'applicazione non è nativa solo per la nostre tecnologie, ma espone dei Web Services e forma una struttura tale per cui è facile integrarla in altri ambienti. MobileAct si distingue in termini di sicurezza, usabilità , integrazione con altri sistemi e per le performance".

[tit:Da 15 anni attiva nel mercato Ict]

Nel 2007 Pat ha festeggiato i suoi 15 anni di vita. "Nell'ambito It, dichiara Bof, è un traguardo importante. Essere in questo mercato è una sfida stimolante, il nostro prodotto è riconosciuto anche all'estero, si confronta con tecnologie internazionali, più costose e difficili da implementare a livello di Piccole e Medie imprese. Da sempre è un'azienda che investe in qualità , crea, inventa e fa ricerca. Avere dei clienti che nell'ambito del Crm dopo quindici anni riconoscono la soluzione e la estendono ulteriormente è un biglietto da visita importante. Per i clienti è importante non farsi distrarre da operatori e soluzioni che nascono dal cappello come fossero conigli. Bisogna guardare al core dell'azienda". E conclude "Oggi l'attenzione alla clientela è nel dna delle aziende, il fatto di dover accudire e servire i propri clienti, a prescindere delle dimensioni, è un fatto riconosciuto. Le Pmi sono molto vicine al cliente, più delle grandi. Le aziende capiscono sempre più che il servizio è un facilitatore non banale della parte anche di vendita. Ed è in questi ambiti che Pat è si distingue e vuole continuare a giocare le proprie carte".

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