Trinity, la seconda generazione di APU AMD

AMD presenta oggi la nuova generazione di APU, nota con il nome in codice Trinity. L'architettura interna, sia per il comparto CPU, sia per la sezione GPU, rappresenta un'evoluzione dell'attuale Llano.

Autore: Daniele Preda

Le APU Trinity rese pubbliche con data odierna costituiscono un notevole passo avanti per quanto riguarda prestazioni e flessibilità .
I comparti relativi alle CPU e alle GPU, direttamente integrati nel chip, sono stati completamente aggiornati rispetto a quanto abbiamo visto sulle precedenti APU Llano.
I processori attuali, con nomenclatura A-4000, sono destinati ai notebook di fascia medio/alta. Le nuove APU sono realizzate a 32 nm presso GlobalFoundries, come già  accaduto per i chip Llano.
In questo caso, però, Trinity porta con sà© una maggiore complessità  circuitale, derivata dall'utilizzo di core CPU e GPU differenti, rispettivamente Piledriver e Northern Island.
Il die cresce perciò dai 228 mm dei processori di prima generazione a 246 mm, così come il conteggio dei transistor integrati, che passa da 1,178 miliardi a 1,303 miliardi.
L'adozione di una nuova architettura interna ha permesso ulteriori passaggi di ottimizzazione e raffinazione, portando sensibili benefici sul fronte dei consumi. Le attuali varianti mobile mostrano infatti un TDP di 17 W e 35 W, mentre le precedenti erano comprese tra 35 W e 45 W. Si tratta di un notevole incremento in termini di efficienza, particolare che consentirà  una facile integrazione in sistemi ultraportatili e compatti.  

[tit:Trinity CPU e GPU]Come anticipato, Trinity sfrutta il medesimo processo costruttivo di Llano, ma offre consumi decisamente più interessanti e una complessità  circuitale maggiore. Responsabile di questi stravolgimenti è l'adozione di una nuova architettura per il comparto CPU, definita Piledriver.
In questo caso viene implementata una struttura completamente nuova e non ancora resa disponibile in altri prodotti. Si tratta dell'evoluzione diretta di Bulldozer, attualmente presente nelle CPU desktop AMD FX.
La struttura prevede singoli moduli x86 muniti di due unità  di calcolo integer e una in virgola mobile con due moduli a 128 bit. Per quanto riguarda la cache, ogni modulo è dotato di una L2 dedicata (fino a 2 MByte per modulo). Diversamente da quanto abbiamo visto con i processori FX, muniti di una generosa cache L3, Trinity non comprende un buffer di terzo livello.
Le varianti mobile presentate oggi sono disponibili in versioni a due o quattro core, realizzate integrando uno o due "CPU module". Anche in questo caso, AMD ha mantenuto la tecnologia Turbo Core, che permette di innalzare automaticamente la frequenza della CPU, in particolari condizioni operative e di carico.
Nello specifico, Turbo Core 3.0 consente un overclock istantaneo del comparto CPU e della sezione grafica, secondo uno schema prioritario che favorisce l'incremento di frequenza di una o dell'altra sezione, in base alle richieste del software.
Sviluppando Piledriver, AMD ha ottimizzato una serie di specifiche, rispetto al predecessore Bulldozer, migliorando l'efficienza della cache e velocizzando le unità  di branch prediction e prefetch.
Per quanto riguarda il componente di controllo delle memorie, segnaliamo la compatibilità  con moduli DDR3 sino a 1.600 MHz di tipo standard o a basso consumo LVDDR3 e ULVDDR3.  
Il comparto grafico rappresenta una porzione importante dell'architettura interna delle nuove APU AMD e costituisce uno degli "assi nella manica" di queste soluzioni, particolarmente flessibili e versatili.
La GPU integrata vanta un'architettura Radeon Northern Island di tipo VLIW-4, già  vista nelle soluzioni desktop della serie HD 6900. Diversamente dalla piattaforma VLIW-5 adottata per Llano, questa componente sfrutta quattro unità  general purpose del tutto identiche, mentre viene a mancare una componente cosiddetta "special functions".
Abbinando singoli SIMD engine AMD è stata in grado di modulare i core interni, che variano tra 384 e 192, in base al modello di APU. La nuova architettura consente di raggiungere prestazioni maggiori rispetto al passato, grazie anche alla connessione dedicata Radeon Memory Bus, che permette un veloce scambio di informazioni tra processori grafico e memoria di sistema.
La piattaforma Radeon Northern Island offre inoltre il nuovo UVD 3.0 (Universal Video Decoder), capace di supportare gli standard MPEG4 e Blu-Ray 3D e di velocizzare la riproduzione di contenuti HD. La riproduzione è ora possibile su un massimo di quattro display, grazie ad Eyefinity e alla disponibilità  dello standard Display Port 1.2.  

[tit:Modelli e versioni]Attualmente, AMD ha annunciato cinque modelli APU. Come è possibile vedere, sono disponibili tre varianti con consumo standard e due a basso consumo.
Le prime si differenziano per un TDP di 35 W e per la disponibilità  di due o quattro core CPU. La versione A10-4600M e A8-4500M sono di tipo quad-core, con frequenze di 2,3 GHz e 1,9 GHz, rispettivamente.
Come anticipato, la presenza della tecnologia Turbo Core 3.0 permette di spingere i clock verso l'alto, portando le due versioni a 3,2 GHz e 2,8 GHz. Per questi modelli la cache L2 è di 4 MByte. L'APU A6-4400M offre qualcosa in meno e affianca 1 MByte di cache L2 a due core a 2,7 GHz (3,2 GHz in modalità  Turbo).
Il comparto grafico è contraddistinto da nomenclature specifiche e caratteristiche tecniche via via più potenti. Si passa da Radeon HD 7660G con 384 core (APU A10), alla Radeon HD 7640G con 256 core (APU A8), ai 192 stream processor della variante base (HD 7520G). Per tutti i modelli il clock di base è 497 MHz, mentre la frequenza in modalità  Turbo Core può arrivare a 655/686 MHz.
Decisamente interessante la disponibilità  delle unità  Low Power A10-4655M e A6-4455M, con TDP di 25 W e 17 W. Anche in questo caso, il modello A10 vanta quattro core e 4 MByte di cache, mentre la versione più parca è di tipo dual-core, con 2 MByte di cache. Il comparto grafico mantiene specifiche di tutto rispetto, con 384 e 256 core, rispettivamente per il modello A10 e A6. Per poter mantenere i consumi entro un range così basso si è dovuto tuttavia operare qualche "taglio" in termini di frequenza, con clock base per le CPU di 2 e 2,1 GHz e per la GPU di 360/327 MHz (nella tabella sono visibili tutti i dettagli).
Per poter distinguere adeguatamente le nuove soluzioni, AMD ha scelto di non stravolgere la nomenclatura, a sigle maggiore corrisponde un prodotto con prestazioni e specifiche superiori al precedente. Viene inoltre mantenuto il marchio Vision.
Come già  visto in passato, AMD propone l'abbinamento Dual Graphics, tra GPU integrata ed eventuali GPU discrete compatibili. Per poter combinare la potenza dei due comparti è necessario affiancare una delle APU standard (non low power), a GPU discrete appartenenti alle famiglie HD 7600M/7500M o alla variante Radeon HD 7450M.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.