AMD ATI Radeon HD 4550 è la GPU per il mercato di fascia bassa e
per chi predilige un prodotto completo, con funzionalità di riproduzione HD avanzate, ma non necessita di prestazioni elevate. Il modello in prova sfrutta un acceleratore grafico a 600 MHz, fabbricato con processo costruttivo a 55 nm e dotato di
circa 242 milioni di transistor. Come specifica della famiglia 4000, è assicurato il supporto per DirectX 10.1, Shader Model 4.1 e un'architettura superscalare a Shader unificati. Le Streaming processor unit sono 80, con capacità di texture filtering a 32 bit e distribuzione dinamica del carico e delle risorse per la gestione di informazioni di tipo Vertex, Geometry e Pixel Shader. Per alleggerire il carico della CPU principale, questo acceleratore può gestire sino a 32 texture fetches per clock e 128 texture per pixel, grazie al sistema associativo multilivello della cache per le texture.
Radeon HD 4550 supporta rendering HDR, filtraggio trama fino a 16x e antialias 8x.Tra le funzioni più interessanti per questo modello c'è sicuramente la disponibilità del motore di decodifica ATI Avivo HD e del motore UVD 2, per l'accelerazione di flussi H.264, VC-1 e MPEG-2.
Per garantire una qualità di visualizzazione di alto livello, soprattutto con media DVD e Blu-ray, è supportata la compensazione del movimento, il sistema IDCT, la conversione HD di titoli DVD, lo scaling hardware e il controllo colore (conversione dello spazio colore e controllo di gamma). La memoria in dotazione è di 512 MByte di tipo DDR3, con una frequenza operativa di 1,6 GHz.
[tit:La scheda]
Il modello AMD ATI Radeon HD 4550 in prova è dotato di uscite video DVI, HDMI e Display Port, per la gestione di ogni tipo di monitor e TV con interfaccia digitale e analogica.
àˆ possibile lavorare a risoluzioni di 1.920x1.200 pixel e 2.560x1.600 pixel (Dual Link DVI) con profondità colore 18, 24 e 30 bit. La scheda dispone inoltre di un controller audio HD multicanale compatibile AC3. Esteticamente il layout è compatto e il PCB è opportunamente sagomato per poter accogliere una parte di aletta di raffreddamento.
Il sistema utilizzato sfrutta infatti un grande radiatore passivo che ricopre la quasi totalità della scheda e si è dimostrato più che adeguato per mantenere le temperature al di sotto della soglia di pericolo. Buona parte del merito va alla riduzione dei consumi e all'attenzione in fase progettuale, che consente di raggiungere una richiesta energetica di
soli 25 W durante il funzionamento. Nello svolgimento delle prove abbiamo riscontrato un'ottima stabilità e non ci sono stati surriscaldamenti particolari.