GNS-4000 è un NAS flessibile e compatto, adatto all'impiego in ambienti SOHO e piccoli gruppi di lavoro. L'unità è in grado di ospitare fino a quattro dischi da 3,5" con possibilità di configurazione RAID 0, 1, 5 o 10.
GNS-4000 ha
dimensioni abbastanza contenute, all'incirca 23x15x19 cm. La qualità dei materiali ci è sembrata economica e non eccelsa: l'intero involucro esterno è infatti costruito in
plastica, così come le slitte per gli hard disk. Il raffreddamento della circuiteria e del cestello degli hard disk è affidato a una ventola da 8 cm a 2.800 rpm. Non essendo termoregolata, questa ventola gira sempre al massimo regime e causa un
rumore, decisamente fastidioso se l'unità NAS è ospitata in un ambiente di lavoro.
La connessione alla rete avviene tramite una porta
Gigabit Ethernet. Sono inoltre installate
due porte USB per il funzionamento da print server o il monitoraggio di un UPS.
[tit:Hard disk]Tramite uno sportello anteriore è possibile accedere al cestello degli hard disk. GNS-4000 può ospitare
fino a 4 dischi con interfaccia Serial Ata 2 che vanno installati sulle apposite slitte per l'inserimento. All'esterno, in corrispondenza di ogni disco, sono installati due LED, uno per indicare la presenza/funzionamento del disco e l'altro per indicarne il trasferimento dati. Ulteriori due spie, disposte tra il pulsante di accensione e quello di lancio del backup, indicano invece la connessione alla rete e il verificarsi di operazioni di manutenzione.
I dischi possono essere configurati in modalità
RAID 0, 1, 5 o 10 oppure anche in RAID 5+spare. E' possibile creare più volumi con diverse configurazioni RAID, ad esempio associando due dischi e due dischi, oppure 3+1. Durante la creazione dei volumi non viene fornita nessuna indicazione sullo stato di avanzamento, ma solo un generico "creazione in corso".
[tit:Protocolli e configurazioni]GNS-4000 offre il supporto a diversi protocolli:
Samba/Cifs, NFS, AFP e FTP. Oltre a poter abilitare o meno globalmente i singoli protocolli è anche possibile
attivarli in base alle singole directory. La configurazione è facilitata dalla possibilità di creare e configurare l'albero delle directory direttamente tramite interfaccia web, oltre che associare i permessi su base utente e gruppo.
Abbiamo però riscontrato durante le prove un
bug che permette l'accesso tramite protocollo FTP anche a quelle directory configurate per non essere accessibile tramite questo protocollo. Questo difetto abbiamo verificato che non è stato corretto nemmeno dopo l'aggiornamento all'ultima versione firmware disponibile. L'aggiornamento del firmware stesso potrebbe essere reso decisamente più semplice da effettuare: il file relativo va infatti scaricato dal sito Level1 e decompresso all'interno di una cartella dell'unità NAS. A quel punto bisogna inserire,
scrivendo da tastiera, il percorso, completo di nome file ed estensione nella pagina di aggiornamento firmware, anzichà© selezionarlo comodamente il file tramite un browser.
Con l'ultimo aggiornamento abbiamo rilevato l'introduzione di diverse nuove funzionalità che altrimenti sarebbero state una mancanza a nostro avviso rilevante, come per esempio lo
spegnimento dei dischi dopo un periodo di inattività per consentire risparmio di energia e maggiore aspettativa di vita degli stessi.