Nikon D3000, la reflex facile facile

Entry level di qualità  in casa Nikon, con una dotazione tecnica di buon livello per la sua categoria. Ideale per il fotografo alle prime armi, ma anche come reflex economica di supporto per gli esperti.

Autore: Marina Macrì

E' la reflex base del catalogo Nikon. Quella che va a sostituire la precedente D60. Com'è giusto per una fotocamera della sua classe ha qualcosa di più della D60 e qualcosa di meno della immediatamente superiore D5000. In queste poche parole la sintesi di questo nuovo apparecchio che, nelle intenzioni, si rivolge ai fotografi alle prime armi. Quelli che vogliono intraprendere il cammino dell'hobby fotografico. Quelli che hanno fatto il gran passo e dalla compatta sono passati alla reflex. Tuttavia questa definizione è riduttiva. Conosciamo professionisti, specializzati in matrimonio, che non disdegnano di tenere in borsa una Nikon D60, soddisfatti dei risultati. A maggior ragione, adesso, saranno felici di poter avere in borsa l'evoluzione di quella fotocamera. Dicevamo che la D3000 è qualcosa più della D60 e qualcosa meno della D5000. Cos'abbia in meno di quest'ultima è presto detto: la visualizzazione Live View e la ripresa video. Le cose che ha in più della D60 non si possono liquidare in una frase.

La Nikon D3000 si presenta con un corpo abbastanza compatto e leggero. Simile alla D60, propone qualche miglioria in più


[tit:Le differenze]La prima, che salta subito all'occhio, è il visore LCD. Questo modello ha adottato il monitor da 3 pollici, quello grande che caratterizza le reflex di fascia alta. Poi viene il sistema di messa a fuoco automatica, completamente rinnovato. Si tratta del Multicam 1000 a 11 punti di lettura. Nuova anche una funzione che si rivolge ai meno esperti: il modo Guida. Si imposta mediante la ghiera dei modi, sul tettuccio a destra del mirino, dov'è chiaramente indicata con la scritta, in inglese, GUIDE. Una volta impostata compare nel display una specie di mini manuale che prende per mano i meno esperti e consente loro di impostare con facilità  i parametri di ripresa utili a ottenere l'effetto desiderato. Esempio: selezionando dal menù Guida la voce "scatta", si aprono dei sottomenù che spiegano cosa bisogna fare per ottenere l'effetto desiderato. In pratica come avere in macchina un breve manuale d'uso, sempre pronto da consultare. Il sistema porta via un po' più di tempo, rispetto alla scelta tra le varie voci di menù, ma evita, specialmente al principiante, di commettere errori. Naturalmente chi si sente già  sicuro nel muoversi tra tempi, diaframmi, distanze e simili non mancano le consuete pagine di menù.


Vista laterale con l'obiettivo zoom 18-55 mm VR (stabilizzato), proposto in kit. Lo sportello sulla destra racchiude le due connessioni di cui è dotata: USB ad alta velocità  e uscita video

Migliorato, rispetto al modello precedente, anche il dispositivo antipolvere. Oltre alla sua rimozione via software, mediante Nikon Capture NX previa mappatura dei granelli con la funzione Dust-off, l'apparecchio è dotato di due sistemi meccanici. Il primo si basa sugli ultrasuoni che, mediante vibrazioni, fanno scivolare via dal filtro anti-aliasing le impurità  eventualmente depositatesi. Il secondo aspira tali granelli e li convoglia in un vano vicino al bocchettone d'innesto, a ogni movimento dello specchio.

[tit:Sensore, sensibilità  e D-Lighting]Si tratta di un CCD formato APS-C 23.6x15.8mm da 10.2 Megapixel effettivi, uguale a quello montato sulla D60. Fornisce un formato Nef a 36 bit, tre rapporti di compressione Jpeg e la possibilità  di memorizzare contemporaneamente sia il formato Nef, così è definito il Raw Nikon, sia il Jpeg. La sensibilità  va da 100 ISO fino a 1600 con gradini di 1 EV. E' possibile, nella modalità  Hi-1 raggiungere i 3200 ISO, pagando pegno di una maggiore granulosità  dell'immagine.

Dalla ghiera è possibile impostare tutti i programmi disponibili, comprese le sei modalità  scena. E' possibile anche entrare direttamente nel menù delle guide

La sensibilità  si può impostare sia manualmente, scegliendo dal menù le varie voci, sia automaticamente, anche questa volta scegliendo dal menù la sensibilità  massima permessa in relazione al tempo di scatto desiderato. Infine, il D-Lighting, cioè la funzione che corregge il contrasto troppo elevato. Tale correzione può essere fatta sia sulla foto già  scattata, sia su quella che si sta scattando. Nel primo caso abbiamo un D-Lighting cosiddetto passivo, nel secondo abbiamo quello attivo. E' questo il più interessante, perchà© fornisce risultati migliori. Si integra con la lettura Matrix dell'apparecchio e fornisce l'esposizione ottimale relativa alla correzione che si potrà  fare una volta realizzato il file. 


Ampio display da 3 pollici per questa entry level. All'interno anche pratiche guide che prendono per mano i meno esperti e li aiutano a impostare con facilità  i parametri di ripresa utili a ottenere l'effetto desiderato


[tit:Esposimetro e otturatore]L'esposizione può avvenire sia mediante il collaudato sistema Color Matrix 3D, basato su 420 punti RGB, sia mediante lettura spot sul 2.5% dell'inquadratura, sia mediante lettura media bilanciata al centro. Questi tre modi sono in grado di fornire letture esposimetriche accurate in qualsiasi condizione d'illuminazione.

Dettaglio del manto lanoso di una pecora. Sono visibili i particolari più minuti. Un ottimo risultato per una entry level…

In caso di necessità , la lettura è memorizzabile semplicemente premendo il pulsante AE-L/AF-L. L'esposimetro si integra con un otturatore in grado di fornire tempi che vanno da 30 secondi a 1/4000 di secondo, più la posa B. Non manca l'autoscatto elettronico con ritardi di 2, 5, 10, 20 secondi. E' anche previsto, però come accessorio da acquistare a parte, un telecomando a raggi infrarossi. Anche se di primo livello, questa D3000 non rinuncia a funzioni caratteristiche di modelli di classe molto più elevata. 

Esposizione e autofocus hanno reagito in modo impeccabile pressochè in tutte le situazioni. Anche la risoluzione è all'altezza delle migliori aspettative


[tit:Memoria e memorizzazione]Il buffer di memoria, cioè lo spazio interno nel quale l'apparecchio memorizza le immagini scattate, consente una cadenza di 2.95 fotogrammi per secondo, con una capacità  di 11 scatti consecutivi, se scattati in Jpeg e 6 se scattati in Nef. Poi bisogna aspettare qualche secondo, prima che le immagini siano trasferite alla scheda di memoria esterna e si liberi il buffer. La scheda di memoria è un SD o una SDHC, la versione ad alta capacità . La D3000 offre la possibilità  DPOF, cioè di stampare direttamente le immagini collegando la fotocamera a una stampante anch'essa DPOF. Alle immagini è anche possibile aggiungere una breve didascalia non più lunga di 36 caratteri.

Buona l'esposizione tra le zone più chiare e più scure, con la silhouette della statua che si stacca bene dallo sfondo


[tit:Post produzione On Camera]Come oramai abitudine per gli apparecchi del suo segmento, anche con la D3000 si può fare della post produzione direttamente in macchina. Oltre al citato D-Lighting passivo, è possibile eliminare il fenomeno degli occhi rossi, ritagliare parte del fotogramma, virare il fotogramma a colori in bianconero oppure nelle tonalità  seppia e ciano, correggere le dominanti di colore, sovrapporre due immagini, solo se scattate in Raw,e anche ridurre le dimensioni del file agli standard adatti alla sua trasmissione via web.

In automatico, sia come esposizione sia come bilanciamento del bianco, per questo scatto in interni con luce artificiale e ambiente

Ma le possibilità  non si fermano qui. Abbiamo il ritocco rapido sia del contrasto sia della resa cromatica, una modalità  che simula l'effetto del filtro skylight, un'altra quello del del cross screen, che trasforma in stellina qualsiasi punto luce, e quella soft focus, che elimina le rughe dal viso delle persone ritratte. Infine, possibilità  non di poco conto, per quanti sapranno usarla creativamente, la modalità  filmato d'animazione. Il software della fotocamera è in grado di unire, come fossero fotogrammi di un cartone animato, le immagini scattate, con una risoluzione massima di 640x480 e una cadenza che va da 3 a 15 fotogrammi per secondo. 

Sensibilità  contenuta anche a 1.600 ISO. L'effetto dei "fiocconi" è stato ottenuto facendo partire il lampo del flash integrato


[tit:Conclusioni]Se la mitica Nikon F degli anni Sessanta avesso potuto fare le cose che fa questa reflex di base si sarebbe gridato al miracolo. Oggi l'elettronica ci ha abituati a questi exploit e magari qualcuno trova il classico pelo nell'uovo. Noi, nella nostra prova pratica, eseguita fotografando non mire ottiche o tabelle colore, ma scattando foto reali, siamo rimasti più che soddisfatti. Il rapporto prezzo qualità  è dei migliori. Il professionista che teneva in borsa, come ruota di scorta, la D60 può continuare a farlo con la D3000.

Colori e definizione buoni anche in questo scatto realizzato affidandosi completamente agli automatismi.


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