Manli M1

Netbook entry level caratterizzato dalla presenza di una batteria maggiorata a 6 celle, ma con un prezzo in linea con netbook dotati di batterie standard.

Autore: Mattia Verga

M1 è l'ennesimo netbook basato sull'ormai collaudato processore Intel Atom N270. Nella gamma proposta da Manli questo dispositivo rientra nella fascia entry level e rispetto ad altri netbook dotati dello stesso processore la dotazione hardware risulta praticamente invariata.
Come detto il cuore del sistema è una CPU Intel Atom N270, abbinata al chipset Intel 945 GSE. La sezione video integrata è data dalla GPU Intel GMA950 con 64 MByte di memoria dedicata alla quale si aggiunge quella di sistema. Nessuna novità  in questo caso: le prestazioni video sono quelle basilari e non prevedono l'accelerazione di flussi video, tantomeno quelli in alta definizione. La memoria RAM installata è di 1 GByte di tipo DDR2 a 667 MHz, mentre il disco rigido di marca Toshiba ha una capacità  di 160 GByte.
Ecco la batteria a 3 celle: in Italia è però commercializzata solo la versione con batteria maggiorata a 6 celle, che offre una migliore autonomia.

Il modello da noi provato integra una batteria a 3 celle da 2.200 mAh con un'autonomia dichiarata fino a 4 ore, ma in Italia l'unica versione ufficialmente distribuita è quella che integra una batteria a 6 celle in grado di fornire una maggiore autonomia. Il prezzo comunicatoci, 299,00 Euro, è in linea con altri netbook, ma è da notare la disponibilità  di una batteria maggiorata, rispetto alla concorrenza.

[tit:Ergonomia]Le finiture e la qualità  dei materiali di M1 non sono all'altezza dei netbook concorrenti e lo classificano tra i prodotti di fascia entry level. Questo netbook ha mostrato diversi difetti che riducono in modo evidente l'ergonomia d'uso e la fruibilità  quotidiana. La tastiera ad esempio è scomoda da utilizzare: pur disponendo di tasti di normale grandezza e spaziati tra di loro, durante la battitura si manifesta una netta flessibilità  che porta la tastiera a "infossarsi" nello chassis quando si batte su un tasto.
Un altro aspetto che penalizza l'ergonomia sono le dimensioni del touchpad: infatti mentre in senso orizzontale le dimensioni sono quelle standard, in senso verticale risulta molto più ridotto del normale. Ciò porta ad avere una diversa sensibilità  nello spostamento del cursore tra il senso orizzontale e verticale. Per spostare il puntatore da un lato all'altro dello schermo in orizzontale non basta spostare il dito da un lato all'altro del touchpad, che si dimostra perciò poco sensibile. Al contrario in verticale bisogna dosare al minimo gli spostamenti in quanto la sensibilità  è troppo elevata. Per chi ha dita tozze risulta quasi proibitivo l'utilizzo di questo touchpad.

L'accesso al banco di memoria, al disco fisso e al modulo Wireless è reso particolarmente semplice grazie alla presenza di un'apposita paratia rimovibile sul lato inferiore.


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