La serie di server
Primergy di Fujitsu si è evoluta nel tempo e oggi comprende un'ampia serie di dispositivi, per ogni tipologia di azienda. Il produttore ha sviluppato
un'intera catena di server per tutte le esigenze, dagli apparati rack, ai blade server, per arrivare ai versatili sistemi Cloud eXtension Server e BladeFrame.
La macchina che abbiamo potuto provare fa parte della serie "Tower Server", contraddistinta dall'adozione di
chassis tower e middle tower e da configurazioni ampiamente personalizzabili.
Primergy TX100 S2 rappresenta l'evoluzione del predecessore TX100 S1 e si indirizza verso le
piccole e medie imprese, con esigenze basilari e un numero di utenti inferiori a 50. Per quanto riguarda l'ambiente operativo, questa famiglia di Server è compatibile con sistemi Linux e Microsoft ma, per motivi di flessibilità , Fujitsu configura le system unit senza sistema operativo. In questo modo il cliente può scegliere l'ambiente lavorativo più indicato per le proprie esigenze.
Grazie a un accordo siglato con Microsoft,
Fujitsu offre ai propri clienti la possibilità di acquistare il sistema operativo in modo indipendente rispetto all'hardware, pur mantenendo lo stesso prezzo della versione OEM. Naturalmente il sistema così acquistato sarà installabile solamente su server Fujitsu.
[tit:La piattaforma]Questo server è assemblato in un case di medie dimensioni, con misure di 203x386x390 mm e si contraddistingue per l'elevata efficienza, i consumi contenuti e una rumorosità molto bassa. Si tratta di una soluzione ideale per i
piccoli gruppi aziendali e può essere utilizzato come server principale di dominio, file server, web server o print server.
Le potenzialità della macchina consentono di impiegare il sistema per assolvere a più funzioni simultaneamente, semplificando la gestione IT e centralizzando i dati e le attività aziendali. Non solo, la piattaforma hardware è certificata per il funzionamento con i sistemi operativi server più diffusi e utilizzati, come Windows Server 2008 R2 (dalla versione Standard a quelle Data Center e Hyper-V), Windows Server 2003, oltre a Novell Linux Enterprise Server 10 e 11 e Red Hat Linux 5. La struttura hardware sulla quale si basa Primergy TX100 S2 prevede l'impiego di una
motherboard Fujitsu D 2779 in formato micro-BTX. Il PCH di controllo Intel 3420 appartiene al segmento dei chipset server entry-level ed è in grado di sfruttare al meglio l'architettura CPU Nehalem dei processori Xeon e Core di prima generazione. Fujitsu ha scelto di affiancare alla struttura Intel 3420, una
CPU della famiglia Core i3, mirando alla ottimizzazione dei consumi, pur mantenendo prestazioni complessive di buon livello.
La CPU integrata nel modello in test è la i3-540, caratterizzata da una frequenza operativa di 3,06 GHz e dalla disponibilità di due core fisici e altrettanti logici. La struttura interna prevede una cache L2 di 256 KByte per nucleo e una cache L3 unificata (Smart Cache) di 4 MByte.
Il processore supporta i più recenti set di istruzioni, tra i quali SSE4.2 e Intel64, oltre a una serie di funzionalità evolute come Enhanced Intel SpeedStep Technology, per il controllo delle frequenze di clock dinamiche e Intel VT-x, per l'esecuzione di ambienti virtualizzati. Oltre al controller video integrato, in questo caso disabilitato, il processore integra il
controller per memoria SDRAM DDR3, con accesso a doppio canale per un array massimo di 16 GByte.
Sul fronte dei consumi e della gestione termica, Core i3-540 è stato progettato per un
massimo TDP di 73 W e temperature operative di 72,6°C. Si tratta di valori relativamente contenuti considerando la frequenza operativa superiore ai 3 GHz e la disponibilità di due nuclei operativi, per un totale di circa 382 milioni di transistor. La motherboard offre un totale di quattro slot per le memorie UDIMM con densità di 1, 2 e 4 GByte ciascuno. àˆ perciò possibile installare moduli per un totale di 16 GByte, sfruttando a pieno le capacità di indirizzamento della CPU. La configurazione in prova comprende
due moduli DDR3-ECC da 2 GByte ciascuno, con frequenza di 1.333 MHz.
[tit:La struttura]L'intera struttura del Primergy TX100 S2 è solida e ben costruita. Una volta rimossa la paratia destra del case ci si rende conto dell'attenzione posta nella costruzione dei singoli dettagli. La struttura middle tower di tipo compatto
non offre molto spazio per eventuali espansioni e, per ovviare a questo particolare, Fujitsu ha scelto di inserire i dischi fissi un'apposita struttura mobile.
Si tratta di un'anta interna opportunamente incernierata lungo il profilo anteriore e capace di accogliere due drive in formato 3,5" e di gestire il passaggio dei cavi dati e di alimentazione. Questo sistema si è inoltre dimostrato molto pratico per la sostituzione veloce dei drive guasti o in ottica di upgrade.
Gli slot da 3,5" accessibili dall'esterno sono due, entrambi liberi, gli slot da 5,25" sono due, di cui uno occupato dal drive ottico DVD-RW Optiarc AD7230S. La coppia di dischi fissi adottati per questa configurazione comprende unità da 160 GByte e
organizzabili secondo schermi Raid 0 o 1. Il modello scelto è il Seagate ST3160318AS, una versione pensata per desktop/workstation, con buffer di 8 MByte e un regime di rotazione di 7.200 rpm. Di fatto,
il comparto dischi non appare all'altezza di una configurazione server, anche se nel complesso, l'abbinamento con il controller LSI MegaRaid integrato nella motherboard ha permesso di raggiungere buoni livelli di prestazioni e protezione.
A livello di funzionalità , Primergy TX100 S2 incorpora otto porte USB 2.0, di cui due frontali, un'uscita VGA, pilotata dal chip ATI ES1000 con 64 MByte di memoria, oltre a una porta seriale 9 pin e un adattatore di rete Intel 82578DM a 1 Gbps.
[tit:Ergonomia]Durante le prove d'uso e installazione abbiamo potuto apprezzare l'elevata silenziosità di questo server, capace di lavorare entro una
soglia di rumorosità di appena 24 dB. Questo è reso possibile dall'elevata
ottimizzazione della piattaforma BTX. Con la sola ventola frontale da 120 mm, in abbinamento al convogliatore termico per la CPU, è possibile raffreddare il processore principale e gli elementi più critici della motherboard (moduli VRM e chipset). Il calore prodotto fuoriesce dall'ampia grata posteriore senza l'ausilio di ulteriori ventole.
L'alimentatore, posizionato nella sezione superiore del case, si occupa di espellere l'aria generata, senza introdurre ulteriore rumore. L'unità integrata è da 250 Watt ed è capace di operare entro valori di efficienza dell'88%. Non solo,
l'intera macchina è certificata "0 Watt", ed è pensata per la riduzione dei costi e un maggiore rispetto per l'ambiente.
Questa particolare modalità permette alle macchine Fujitsu di recente introduzione di rimanere in modalità di standby con un consumo effettivo di 0 Watt.
Il sistema rimane comunque "amministrabile" per periodo di tempo predefinito, durante il quale è possibile eseguire aggiornamenti periodici della macchina e del sistema. Una volta terminato l'intervallo di tempo necessario per gli upgrade software, la macchina torna automaticamente in modalità "0 Watt".
Durante l'uso abbiamo rilevato un assorbimento massimo della piattaforma di circa 139 Watt, un valore decisamente buono in rapporto alla tipologia di server. Per quanto riguarda l'espandibilità del sistema, è possibile installare ulteriori hard disk e unità ottiche,
anche se lo spazio all'interno del case scarseggia.
In definitiva, non si tratta di una macchina progettata per grandi upgrade, ma si propone come soluzione "chiavi in mano" già pronta per la maggior parte delle esigenze delle PMI. àˆ tuttavia possibile aggiornare la piattaforma inserendo schede addizionali tramite gli slot PCI Express x4/x8 e PCI offerti dalla motherboard. Per chi desidera maggiore flessibilità d'impiego è possibile richiede i moduli opzionali TPM 1.2 e addon per array Raid 5 – 6.
In affiancamento al server, Fujitsu propone la
suite ServerView, che comprende diversi software per l'amministrazione della macchina e per semplificare l'installazione e la configurazione. Tra questi, Update Manager Express permette di mantenere aggiornato il proprio server con aggiornamenti di tipo online e offline, mentre
Resource Coordinator VE Preview consente la gestione delle risorse dei server fisici e virtualizzati, da un'unica interfaccia.