Coronavirus: lIC3 di Modena sfida lemergenza con la teledidattica

Un caso destinato a fare da modello, frutto di una sperimentazione biennale condotta con Sharp.

Autore: Redazione BitCity

L'IC3 di Modena, diretto da Daniele Barca, sta provando a trasformare l'emergenza Coronavirus, che ha interrotto per almeno due settimane il regolare corso delle lezioni, in un'opportunità per sperimentare immediatamente i benefici offerti dalla tecnologia.
"Questa emergenza – spiega Barca - può significare molte cose per la scuola. Non si sostituisce la scuola come vita, relazione e presenza con una videoconferenza. Al tempo stesso però l'esigenza di comunicare porta in primo piano le potenzialità della teledidattica. Collegarsi in remoto, in sincrono o in differita potrebbe essere una risorsa importante. Non si può, però, improvvisare. Vanno scelti i canali istituzionali, sicuri, autorizzati, concordati. Le Google app for education, per esempio, portano con sé un mondo di servizi, canali ufficiali per le scuole che possono essere una vera risorsa nella didattica quotidiana". 
L'istituto è composto da quattro differenti plessi distanti tra loro fino a 10 chilometri. Attraverso il sistema Sharp AnyWhere le classi e gli insegnanti dei differenti plessi sono stati collegati tra loro. Sharp Italia ha fornito 5 Big Pad collocati nelle classi delle differenti scuole. I Big Pad mobili hanno permesso un utilizzo in più classi dello stesso plesso. La tecnologia wireless del Big Pad ha permesso la connessione ai devices degli studenti, utilizzando in modo particolare l'invio simultaneo di foto e artefatti digitali prodotti degli studenti individualmente o in team. 

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