Tariffe e costi di casa: cosa è aumentato dopo il Covid

Dall’Rc auto ai mutui, dai prestiti alle bollette luce, gas e telefonia; quali tariffe sono cresciute e quali, diminuite? E come proteggersi dagli aumenti?

Autore: Redazione BitCity

Quali effetti ha avuto il Covid-19 sulle principali voci di spesa domestica? Come sono cambiate le tariffe nei mesi pre e post lockdown? Per rispondere a questa domanda Facile.it ha passato in rassegna e confrontato i prezzi offerti dagli operatori a gennaio e a giugno 2020. Scoprendo che alcune spese, come l’RC auto (-1%), il tasso dei mutui (-22,1%), la bolletta della luce (-3%) e del gas (-4,4%) sono diminuite. Mentre altre come i tassi dei prestiti (+6,1%) e il costo della telefonia fissa (+4,6%) sono aumentate. Altre ancora, ovvero la telefonia mobile e i costi dei conti correnti sono rimaste invariate. Come approfittare del calo delle tariffe e proteggersi dagli aumenti? Ecco l’analisi e i consigli, di Facile.it.

Rc auto

Durante il periodo di lockdown, complice il calo del numero di auto e moto in circolazione e dei sinistri stradali, le tariffe assicurative sono diminuite. Registrando tra marzo e aprile valori ai minimi storici. Un trend che si è però invertito a partire da maggio. Quando il ritorno in strada di molti veicoli ha determinato un aumento dei prezzi RC auto. La buona notizia è che la risalita dei prezzi non li ha ancora riportati ai livelli pre Covid. Secondo l’osservatorio RC auto di Facile.it, per assicurare un veicolo a quattro ruote a giugno 2020 occorrevano, in media, 531,32 euro, vale a dire quasi l’1% in meno rispetto a inizio anno; il 3,6% in meno se confrontato con i valori rilevati a giugno 2019.

Chi ha l’assicurazione in scadenza o sta approfittando del periodo di comporto, farebbe bene a rinnovarla quanto prima. Le famiglie che hanno più di un veicolo e di diversa tipologia possono inoltre approfittare anche dell’RC familiare; secondo l’analisi di Facile.it, fino ad oggi, chi è riuscito ad utilizzarla ha risparmiato, in media, fino al 54%.


Mutui

Buone notizie arrivano anche dal fronte dei mutui. I tassi sono rimasti bassi per tutto il primo semestre dell’anno, con un nuovo minimo storico toccato dal fisso nel mese di marzo. Secondo l’osservatorio Facile.it – Mutui.it, considerando un mutuo fisso al 70% di importo pari a 126.000 euro da restituire in 25 anni, il miglior tasso (Taeg) disponibile a giugno 2020 era pari a 0,95%, vale a dire il 22% in meno rispetto al tasso rilevato a gennaio 2020 (1,22%). In valori assoluti, il finanziamento erogato a giugno aveva una rata mensile di 469 euro, ovvero – su tutta la durata del mutuo - un risparmio di 3.000 euro rispetto a chi ha sottoscritto lo stesso tipo di finanziamento a gennaio 2020. E di 10.500 euro rispetto a chi lo ha ottenuto dodici mesi fa.

Questo è un ottimo periodo per surrogare il mutuo se si ha un variabile, per valutare di passare al fisso, dato che la distanza tra i due è ai minimi. Per chi è alle prese con l’acquisto della casa e la richiesta di un finanziamento, il suggerimento è di farlo il prima possibile. I tassi dovrebbero rimanere bassi ancora a lungo, ma qualora la situazione economica generale dovesse peggiorare, le banche potrebbero scegliere di irrigidire i criteri di concessione del credito.

Prestiti personali

Il settore dei prestiti personali, e più in generale quello del credito al consumo, è connesso ai consumi e ha risentito sia del lockdown, sia del peggioramento delle condizioni lavorative degli italiani. E proprio questo elemento, unito al pericolo che nei prossimi mesi la situazione possa ulteriormente complicarsi, ha spinto molte società del credito a ritoccare al rialzo i Taeg offerti alla clientela. Secondo l’analisi di Facile.it e Prestiti.it, considerando un prestito da 10.000 euro da restituire in 5 anni, il Taeg medio disponibile online è passato dal 6,25% di gennaio 2020 al 6,63% di giugno 2020 (+6,1%), con un aumento di circa 90 euro in più di interessi per tutta la durata del finanziamento.

Nonostante l’aumento generalizzato, il settore dei prestiti personali è caratterizzato da un’accesa competizione tra le società del credito e non mancano le finanziarie che offrono tassi estremamente competitivi. Ecco perché, in una fase storica in cui i costi tendono a crescere, risulta ancora più importante - se si vuole risparmiare – il confronto tra le offerte di aziende diverse.

Telefonia fissa e mobile

Notizie in chiaroscuro arrivano dal mondo della telefonia. Guardando alle tariffe di telefonia mobile, non sono stati rilevati cambiamenti significativi nell’offerta pre e post Covid. Secondo l’analisi di Facile.it, a giugno 2020 la tariffa media mensile per una nuova SIM, con chiamate illimitate e 50 GB di traffico dati, era pari a 13 euro, valore in linea con quello rilevato a inizio anno.

Sul fronte delle tariffe di Internet Casa, invece, l’analisi di Facile.it ha evidenziato un lieve aumento del costo delle offerte proposte ai nuovi clienti. Se, a gennaio 2020, il canone mensile era pari, in media, a 27,68 euro al mese, a giugno 2020 è aumentato del 4,6% arrivando, sempre in media, a 28,94 euro.

La competizione tra gli operatori di telefonia mobile è serrata e spesso sono disponibili offerte estremamente vantaggiose riservate a chi sceglie di cambiare operatore e che potrebbero contribuire a ridurre di molto la spesa mensile. Sempre più società, inoltre, offrono soluzioni a pacchetto che includono sia la telefonia mobile sia internet casa; un’ottima soluzione per abbattere il costo complessivo.

Luce e gas

Per le tariffe luce e gas del mercato libero, a partire da inizio anno i prezzi offerti ai consumatori sono calati. Secondo le simulazioni di Facile.it, guardando alle migliori tariffe disponibili sul portale, una famiglia con un consumo annuo di 2.700 kWh, a gennaio 2020 spendeva, in media, 45,26 euro al mese per la corrente elettrica. A partire da luglio, a parità di consumi, la bolletta mensile è diminuita del 3%, stabilizzandosi a 43,92 euro. Calo più consistente per il gas. Per una famiglia con un consumo annuo di 1400 smc, la spesa media mensile è diminuita del 4,4%, passando da 86,18 euro di gennaio a 82,43 euro di luglio.

Per molti italiani i consumi di energia e gas, a causa del lockdown e dello smart working, sono aumentati, con un conseguente aumento della bolletta finale. Per chi fosse ancora nel mercato tutelato, il suggerimento è di valutare il passaggio al mercato libero. Questo potrebbe abbattere la bolletta elettrica fino al 30% e quella del gas fino al 16%. Chi è già nel mercato libero, invece, potrebbe valutare di cambiare tipologia di tariffa, passando da una bioraria ad una monoraria o viceversa.

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