Tim, Vodafone e Wind Tre: didattica a distanza senza consumare gigabyte

La Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Bonetti ha sottolineato che “la sinergia raggiunta con le società di telecomunicazioni è un passo che guarda in special modo alle situazioni familiari di maggiore disagio, che sono quelle più gravemente esposte al rischio di esclusione sociale e di povertà educativa".

Autore: Redazione BitCity

Da oggi le studentesse e gli studenti potranno seguire la didattica a distanza senza consumare il traffico dati degli abbonamenti ai telefoni cellulari. I Ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano hanno invitato i principali operatori di telefonia mobile a identificare soluzioni che agevolino i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto. Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l’invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti.
Il Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli ha sottolineato che “così come nella prima fase di questa pandemia, le società di telecomunicazioni si mostrano collaborative con il Governo per garantire continuità del servizio di connessione, mantenendo elevati livelli di assistenza e agevolando, per tutte le famiglie, le attività essenziali come lo smartworking e la didattica a distanza. La connettività è diventata un elemento imprescindibile di inclusione sociale e si conferma sempre più essenziale per la crescita e lo sviluppo del Paese”.
La Ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Pisano ha ringraziato le società di telecomunicazioni “per aver risposto prontamente e positivamente all’invito rivolto loro dal Governo. Siamo chiamati ad affrontare sfide complesse come formare i nostri giovani con la didattica a distanza. Il modo più efficace per farlo - ha aggiunto - e anche quello più etico è di creare progetti di solidarietà in cui pubblico e privato mettono insieme le loro energie per l’interesse della collettività”.

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