Report 2022 di CertiDeal: 50% dei 16-55enni utilizza il cellulare per almeno 5 ore al giorno

CertiDeal, lo specialista dei device tech ricondizionati, fa il punto sulle abitudini degli italiani al telefono.

Autore: Redazione BitCity

I telefoni cellulari, infatti, sono entrati a far parte della quotidianità di tutti noi da ormai molto tempo e nessuno (o quasi) riesce più a farne a meno. Che serva per lavorare, per parlare con i propri cari o per passare il tempo, ormai lo smartphone è una sorta di prolungamento del nostro braccio, senza cui è impensabile uscire di casa! A scattare un’istantanea su usi e costumi della tecnologia di oggi è CertiDeal - sito specializzato nella vendita di prodotti high tech ricondizionati tra cui iPhone e Samsung - che si è interrogato sul ruolo e l’influenza che il cellulare ha nella vita di tutti i giorni, conducendo un’indagine su un campione di oltre 1500 italiani. Il risultato? Una visione a 360 gradi di come questo oggetto tecnologico ad oggi rappresenti quel plus da avere, quasi ad ogni costo; il 68% degli intervistati oggi, non potrebbe uscire di casa senza. E che lo smartphone porti con sé nuove abitudini è risaputo: se per molti rappresenta una fonte di svago, per altri è una vera e propria periferica per il lavoro. Analizzando il report, emerge infatti che un buon 50% del campione nelle fasce d’età 16-55 utilizza il cellulare per almeno 5 ore al giorno, trascorrendo la maggior parte di questo tempo in casa. Fra chi invece lo utilizza per lo più al di fuori delle mura domestiche troviamo i 35-45enni, circa il 46%. A ricoprire un ruolo chiave nello sviluppo del rapporto con il nostro smartphone sono state sicuramente le app, che negli anni hanno trasformato il nostro telefono nel compagno ideale per ogni situazione, in grado di rispondere a tutte le nostre esigenze. Dai social media alla varie app di messaggistica istantanea, lo smartphone ad oggi è a tutti gli effetti lo strumento principale per mantenere i rapporti interpersonali, poiché permette di condividere vari aspetti della propria vita, rimanendo sempre in contatto con amici, parenti e colleghi. Non stupisce allora che, in media, ogni individuo indifferentemente dalla fascia d’età colleziona almeno 30 applicazioni differenti sul proprio telefono. Ma quanti telefoni hanno avuto gli italiani nella loro vita? Secondo quanto emerso dallo studio condotto da CertiDeal il 50,8% degli intervistati ha avuto dai 5 ai 10 telefoni, e il 28,7% del campione dispone di un secondo device. Soffermandosi, inoltre, sulla scelta del nuovo telefono, sono molteplici le informazioni che gli italiani sono soliti considerare in fase d'acquisto. Prima fra tutte, sicuramente, la capacità di memoria, a cui seguono velocità e performance. Anche la dimensione dello schermo gioca un ruolo importante nella scelta, soprattutto per gli Over 56 che nel 16% dei casi, affermano di prestare molta attenzione alla scelta del nuovo dispositivo a seconda del numero di pollici dello schermo. Fra le caratteristiche irrinunciabili troviamo anche la qualità e la durata della batteria, fattori che spingerebbero il 76% degli intervistati a cambiare telefono in caso di scarsa durata o malfunzionamento. Un dato significativo, in quanto, non esiste una reale differenza nella durata di uno nuovo o di un ricondizionato, ma anche questo rappresenta un fattore determinante nel momento della scelta di acquisto. Ma che gli italiani siano dei consumatori tradizionalisti si sa, e di certo non c’è da stupirsi se la maggior parte dei rispondenti afferma di conservare ancora il modello vecchio “come scorta o ricordo” nel cassetto. Tuttavia, di tutta risposta, inizia a intravedersi anche una piccola percentuale (14%) che afferma di regalare il “vecchio” ad amici e parenti, secondo un approccio più green e in un’ottica di economia circolare dei prodotti tecnologici, soprattutto quando risultano essere ancora funzionanti ma si è “vittima” del fascino dell’ultimo modello. Infatti, come emerge da diversi dati di settore, i cassetti della propria casa rappresentano una miniera d’oro per il second hand, mettendo in vendita i device dormienti. Del resto, se da una parte i telefoni sono programmati proprio per durare solo per un certo lasso di tempo -la famosa obsolescenza programmata - dall’altra è anche vero che ci sono ottime alternative per ridare piena forza a quegli stessi dispositivi ed evitare di porre fine al loro ciclo di vita, eliminando sprechi inutili e limitando l’inquinamento tecnologico. Un esempio? Il mercato dei ricondizionati. Ad oggi, come si evince dal report, acquistare un ricondizionato non è più una scelta di nicchia, ma la ricerca consapevole di performance e qualità uguali al nuovo a un prezzo vantaggioso. Perché quindi scegliere un ricondizionato? Per il 59% degli intervistati il primo driver è senz’altro il risparmio economico, per il 23% il fatto che sia una scelta green e sostenibile ma per un buon 18% anche che abbia una garanzia pari al nuovo di 12 o 24 mesi - queste sono le principali motivazioni che ad oggi avvicinano i consumatori all’acquisto di uno smartphone ricondizionato. Percentuali incoraggianti che, non solo mettono il luce una nuova attenzione degli italiani verso le questioni ambientali anche nel settore tech, ma sottolineano anche una nuova fiducia verso questa tipologia di prodotto, sempre più percepito come alternativa sicura e di qualità anche grazie allo sforzo delle aziende del settore che prolungando la garanzia agli stessi livelli del nuovo ed estendendo il periodo di recesso, tendono a tranquillizzare anche i più scettici. Sono soprattutto gli Over 56 a sostenere che i prodotti di questo mercato siano un ottimo compromesso tra efficienza e risparmio (41%) e, analizzando le aspettative di acquisto dei più giovani - tra i 25 e 35 anni - il ricondizionato si presenta come realtà di qualità e dalle buone prestazioni (47%), al pari del nuovo.

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