Torna lora solare ma secondo il Codacons gli italiani sono stufi dei continui cambiamenti
Alle 2 del 26 ottobre torna l'ora solare che resterà in vigore fino a domenica 29 marzo 2009. Se l'ora legale da una parte fa rsparmiare i costi della bolletta energetica, dall'altra il continuo passaggio tra solare e legale ha ormai stufato la maggioranza degli italiani.
Autore: Redazione D.Life
Domani, 26 ottobre 2008 alle ore 2 torna l'ora solare. Come sempre ci sono i pro e i contro. Sul fronte del risparmio energetico Terna, la società cui fa capo la rete nazionale di trasmissione, evidenzia come l'pra legale permetta risparmi per 99 milioni di euro. Durante i sette mesi di ora legale, dal 30 marzo al 26 ottobre 2008, grazie proprio a quell'ora di luce in più al giorno sono stati risparmiati in totale 646,2 milioni di kilowattora, un valore pari alla metà dei consumi domestici annui di Bologna e della sua intera provincia. Inoltre, sottolinea Terna, quest'anno si è registrato un incremento nel risparmio di +0,15% sul 2007 con 1 milione di kilowattora in più rispetto allo scorso anno (645,2 milioni di kWh nel 2007). Sul fronte dei consumatori invece fioccano le lamentele. Secondo una ricerca del Codacons l'80% degli italiani è stufo di questi continui cambi e vorrebbe che l'ora solare venisse definitivamente eliminata a tutto vantaggio dell'ora legale. In tal modo, spiega il Codacons si avrebbe il beneficio di recuperare un'ora di luce d'estate ma al tempo stesso non si avrebbe il disagio e il costo di aggiustamento dell'orario. Peraltro tutti conteggiano i kilowattora risparmiati ma nessuno conteggia i costi relativi ai problemi di insonnia e sonnolenza che incidono pesantemente sulla produttività nella prima settimana lavorativa successiva al cambio. Il Codacons sottolinea inoltre "i costi per la variazione di orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, videoregistratori, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto; problemi nelle transazioni finanziarie. Per questo il Codacons chiede che si cambi la direttiva 2000/84/Ce".
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