Nella prima giornata della PDC a Los Angeles Microsoft svela Azure, piattaforma di servizi con cui la società dà forma al concetto di software+service da tempo sbandierato, che caratterizzerà le piattaforme del futuro in un'ottica di cloud computing.
Tocca a
Ray Ozzy, Microsoft Chief Software Architect, presentare la piattaforma durante l'apertura della quattro giorni dedicata agli sviluppatori. Ozzy enfatizza più volte il concetto di trasformazione in atto nel mercato, una trasformazione che riguarda gli utenti, le aziende, il business, quasi una rivoluzione, in cui Microsoft si inserisce aggiungendo al proprio ruolo di software vendor quello di service provider.àˆ una trasformazione importante che poggia le fondamenta su questa nuova piattaforma Azure che abilita l'approccio software+servizi.
Nei disegni di Microsoft la piattaforma, su cui la società ha investito circa 550 milioni di dollari, è in grado di combinare le capacità di sviluppo tipiche del cloud con i servizi e le infrastrutture di networking ma anche di storage e di calcolo già esistenti, il tutto ospitato nei server che lavorano nella la rete globale di data center di Microsoft.
Si pone come piattaforma trasversale a tutti i prodotti Microsoft e offre agli sviluppatori la flessibilità e la capacità di creare applicazioni traendo vantaggio da skill, tool e tecnologie esistenti (tra cui Microsoft .Net e Visual Studio). Gli sviluppatori possono scegliere fra un'ampia gamma tecnologie e tool di sviluppo commerciali open source e accedere alla piattaforma utilizzando una varietà di standard Internet, tra cui Http, Rest, AtomPub. Si tratta di una piattaforma aperta, scalabile, che risponde a requisiti di interoperabilità , identità e sicurezza, gestione e compliance.
Sono componenti chiave della piattaforma: l'ambiente operativo stesso di Azure per l'hosting di servizi di gestione, storage a basso livello scalabile, calcolo e networking, Sql Services, Live Services, .Net Services, Sharepoint Services e Dynamics Crm Services.
Non è ancora esplicito il business model sotteso a questo annuncio.
Per quanto riguarda i partner Microsoft precisa che il nuovo ruolo che andrà a giocare nei prossimi mesi, di service provider, non intaccherà assolutamente quello strategico da loro svolto. La società non ha infatti nessuna intenzione di disintermediare i partner; anzi è convinta che i partner si avvantaggeranno della combinazione di software e servizi, una formula che consente loro di focalizzarsi su aree a maggiore marginalità .
Per Microsoft, insomma, si tratta fondamentalmente di un gioco di piattaforma. Le applicazioni e i servizi li lascia ad appannaggio dei partner.