NordVPN introduce un rilevatore di frodi crittografiche
La nuova funzionalità di Threat Protection Pro identifica indirizzi di criptovalute potenzialmente pericolosi durante la navigazione.
Autore: Redazione BitCity
L’azienda di cybersecurity NordVPN ha annunciato l’introduzione di un crypto wallet address checkernella sua suite Threat Protection Pro. La nuova funzionalità individua, durante la navigazione web, gli indirizzi dei wallet crypto potenzialmente pericolosi, aiutando gli utenti a evitare transazioni rischiose e a prevenire costosi errori nella gestione dei propri asset digitali.
Come funziona il crypto wallet address checker?
Mentre si naviga sul web, lo strumento analizza in locale il testo delle pagine per individuare gli indirizzi dei wallet crypto. Questi indirizzi seguono schemi riconoscibili che variano a seconda della blockchain: per esempio, Bitcoin ed Ethereum hanno formati differenti. L’intera ricerca avviene sul contenuto visualizzato e nessun dato lascia il tuo dispositivo durante l’identificazione.
Quando viene rilevato un indirizzo, lo strumento invia esclusivamente quell’elemento a un servizio di verifica per controllarlo rispetto a database di segnalazioni e attività malevole (come phishing e truffe). Per proteggere la tua privacy, non vengono mai trasmessi dati personali, cronologia di navigazione o contenuti della pagina.
Se l’indirizzo risulta associato ad attività fraudolente note, viene evidenziato direttamente nella pagina. Al passaggio del mouse sull’indirizzo contrassegnato compare una notifica che avverte che potrebbe non essere sicuro.
Come garantire la sicurezza dei wallet crypto
Il Crypto Wallet Address Checker offre una protezione fondamentale, ma non sostituisce le buone pratiche di sicurezza. Per questo, gli utenti dovrebbero verificare sempre due volte gli indirizzi dei wallet prima di effettuare una transazione, confrontando i primi e gli ultimi caratteri con la destinazione desiderata, ed evitare di copiare indirizzi da fonti sospette come post sui social media o commenti anonimi.
Altre buone pratiche riguardano l’utilizzo di piattaforme affidabili con funzionalità di convalida, come l’elenco degli indirizzi consentiti (allowlist), l’abilitazione dell’autenticazione a due fattori sui conti di criptovalute e l’aggiornamento di browser e software di sicurezza. Inoltre, è consigliabile utilizzare, quando possibile, un hardware wallet per isolare le chiavi private dal dispositivo.
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