IBM contro Apple per il “caso Papermaster”

Un giudice della corte distrettuale di New York ha ordinato a Mark Papermaster, ex dirigente IBM recentemente assunto da Apple come guida dei team iPod e iPhone, di smettere di lavorare per l'azienda guidata da Steve Jobs.

Autore: Giulio De Angelis

Mark Papermaster, successore di Tony Fadell alla guida della divisione iPod di Apple, dovrà  immediatamente smettere di lavorare presso la sua nuova società  a causa di una possibile violazione di un accordo con IBM, suo precedente datore di lavoro. Papermaster (grande esperto dell'architettura PowerPC) era stato nominato a capo del team che produce i popolari iPod e iPhone direttamente dall'amministratore delegato Steve Jobs. La sua nomina a "Senior vice president of Devices Hardware Engineering" era stata resa pubblica il giorno stesso in cui Tony Fadell, uno degli artifici del successo dei dispositivi Apple, lasciava l'azienda.
A ordinare il divieto al neo-dirigente Apple di lavorare è stato un giudice della corte distrettuale di New York, Kenneth Karas, che ha preso questa decisione in quanto nel contrato che legava Mark Papermaster alla IBM c'era una clausola che non gli permetteva di lavorare per aziende concorrenti per 1 anno dal termine della collaborazione. Per questo motivo il 22 ottobre IBM aveva citato in giudizio Papermaster, il quale si era difeso sostenendo che vi siano differenze nel tipo di attività  svolte dalle due società , in quanto l'IBM produce macchine per grandi imprese, mentre la Apple dispositivi per il mercato consumer.
Ovviamente l'azienda di Cupertino ha deciso di contrattaccare e ha incaricato i suoi legali di trovare un sistema per liberare Papermaster dalla clausola e riportalo al più presto al servizio di Apple.

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