Nextplora e
Microsoft Italia hanno diffuso i risultati della nuova edizione dell'
Osservatorio sull'Instant Messaging, dopo quello organizzato a maggio dello scorso anno.
In generale, l'analisi condotta ci dice che
il fenomeno dell'Instant Messaging non conosce crisi e continua a diffondersi fra gli utenti di internet, sfruttando le nuove possibilità offerte dalla telefonia mobile e il crescente interesse per la socialità , come dimostrato dal boom dei
Social Network in Italia. Infatti, Il
72% della popolazione attiva su internet usa (alcuni "spesso" alcuni "qualche volta" nell'arco di un mese)
un programma di IM: in pratica 3/4 degli italiani comunicano con amici, parenti e colleghi utilizzando la messaggistica istantanea. La fascia d'età fra i 16 e i 24 anni si conferma la più assidua utilizzatrice del servizio:
il 79% dei maschi (+6 punti percentuali rispetto alla prima edizione)
e il 71% delle femmine (+3 punti percentuali) ha sostenuto di farne uso abitualmente e, fra essi, ben l'88% dei ragazzi e il 93% delle ragazze ammette di utilizzarli quasi tutti i giorni. Non solo:
il 91% dei maschi utilizzatori del servizio accede più volte nello stesso giorno, contro un 79% delle donne.
L'indagine poi rivela l'awareness e l'utilizzo dei vari strumenti sul mercato, in cui
Windows Live Messenger si conferma al vertice della notorietà (85% del campione), incrementando di un punto la percentuale del primo Osservatorio, e
dell'utilizzo (71%): il servizio di IM di Microsoft, con
13,8 milioni di utenti (Nielsen Online, ottobre 2008), si conferma leader con una quota di mercato dell'85 %, davanti di molte lunghezze ai servizi analoghi.
Ma il fenomeno più importante degli ultimi mesi è sicuramente rappresentato dall'utilizzo, sempre più intensivo, degli strumenti di IM dal proprio telefono cellulare. L'indagine rivela che
ben il 5% degli utenti attivi di internet, circa 3 milioni di persone, li utilizza,. Il dato è lontano dal 94% che utilizza gli SMS o dal 41% che invia MMS ma mostra un enorme potenziale di crescita se si considera che il
59% del campione lo adotterebbe sicuramente, se solo costasse di meno. Anche nell'ambito del mobile
Windows Live Messenger si conferma al vertice, guadagnando il
33% delle preferenze, subito seguito dal servizio dell'operatore telefonico con il 18%: importante sottolineare che il 52% di chi usa l'IM dal proprio cellulare lo ha personalmente scaricato e installato,
percentuale che sale al 60% fra gli utilizzatori di Windows Live Messenger, segno che la "fedeltà " al servizio utilizzato da PC è molto alta.
Se i SN sono entrati a far parte delle comuni attività sul web solo recentemente (
il 63% di chi li visita dichiara di aver cominciato a farlo solo nel corso dello scorso anno), l'IM è parte dell'esperienza quotidiana di milioni di utenti da oltre un lustro (28%) o da almeno 3 anni (25%). Le due attività però hanno proceduto in parallelo grazie alla loro diversa natura, che permette di rispondere ad esigenze dell'utente diverse e complementari.In generale si può dire che il fenomeno SN fa registrare dati ancora inferiori a quelli dell'IM sotto tutti i parametri:
la frequenza di utilizzo è ancora inferiore (37% con utilizzo quasi giornalieri contro il 43%) così come il tempo medio speso dagli utenti (
Facebook guida con 53 minuti, 4 minuti in meno della media di utilizzo dei servizi di IM), mentre sul luogo di lavoro i siti sociali sono frequentati mediamente dal 33% degli utenti (con punte del 59% fra le donne tra i 35 e i 44 anni), contro il 37% dell'IM
. A conclusione dell'analisi del fenomeno, caratterizzato come si è visto da un'elevata frammentazione e multipresenza, l'indagine ha dimostrato
la grande esigenza degli utenti di semplificazione, soprattutto tramite un sistema integrato di feed che facciano convergere in
un unico "hub" le "vite" degli utenti, disperse in molteplici rivoli del Social Networking: la stragrande maggioranza (68%) è favorevole a tale semplificazione, che aumenterebbe la propria "user experience".