Cina: lecita la censura al discorso di Obama

La Cina ha ritenuto che rientrasse nel diritto editoriale censurare i passaggi del discorso di Omaba in cui faceva riferimento al comunismo e ai dissidenti.

Autore: Giulio De Angelis

La Cina non fa marcia indietro dopo le polemiche che le sono piovute addosso per la censura al discorso del neo-presidente Usa, Barak Obama.
Il governo cinese, infatti, ha giudicato come un legittimo diritto editoriale quello di censurare i passaggi del discorso in cui Obama faceva accenno al comunismo e ai dissidenti.
Questi passaggi sono stati cancellati dagli articoli di giornale e da molti siti internet: addirittura la tv di stato ha bruscamente interrotto la diretta televisiva nel momento in cui Obama ha pronunciato la parola "comunismo".
La censura al discorso di Obama è stata solo l'ultima decisione del governo cinese ad aver provocato accuse di violazione delle libertà  da parte di mezzo mondo: infatti, ultimamente il governo cinese ha fatto chiudere centinaia di siti web per presunti contenuti "volgari" (tra cui quello di Amnesty International) e ha imposto rigide regole censorie anche ai motori di ricerca, primo tra tutti Google.

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