Pioneer ufficializza la sua crisi

Pioneer ha diramato un comunicato stampa ufficiale con il quale ha reso noto che la situazione di crisi economica internazionale ha costretto l'azienda a prendere alcune decisioni radicali: nei prossimi mesi rivedrà  le sue linee di business e ottimizzerà  l'intera struttura del Gruppo.

Autore: Giulio De Angelis

Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, ora arriva la conferma ufficiale: entro marzo 2010 Pioneer si ritirerà  dal mercato dei flat tv e nei prossimi mesi predisporrà  circa 10.000 licenziamenti.
L'azienda è stata duramente colpita dalla crisi economica internazionale: per l'anno fiscale 2009 Pioneer prevede una ingente perdita e di conseguenza da deciso di adottare ulteriori misure di ristrutturazione dopo quelle già  intraprese nel corso del 2008 e che hanno visto tra l'altro ridurre il numero dei suoi dipendenti di circa 5.900 unità .
La ristrutturazione in programma, invece, porterà  a una riduzione globale della forza lavoro di circa 6.000 impiegati e 4.000 lavoratori interinali.
Tuttavia Pioneer continuerà  a sviluppare prodotti home audio, apparecchiature per DJ e si concentrerà  maggiormente sul "suono", e anche se  uscirà  dal mercato dei flat tv continuerà  ad assicurare le garanzie e i servizi post vendita dei suoi prodotti. L'obiettivo è quello di focalizzarsi sul business del Car Electronics.
Infine Pioneer ha deciso di ridurre del 30% le sue fabbriche, e prevede di rivedere le funzioni amministrative e R&D così da ridurne le dimensioni conformemente alla nuova struttura di business. 

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