Negli Stati Uniti numeri processi ostacolati e annullati a causa della violazione dell'obbligo di segretezza: il Web utilizzato dai giurati per ricercare informazioni anche se questa pratica è illegale.
Autore: Giulio De Angelis
L'impatto delle nuove tecnologie informatiche sulla società sta incrementando esponenzialmente il suo peso. Le discussioni sulla tutela della privacy si stanno diffondendo sempre di più e sarebbe inverosimile ignorare quanto i social network, i motori di ricerca, gli iPhone e altri strumenti tecnologici costituiscano elementi quotidiani di scambio di informazioni fra le persone. Un'inchiesta del New York Times ha messo in luce la connessione fra ciò e i processi giudiziari negli Sati Uniti. Il quotidiano ha infatti pubblicato una lista di processi invalidati a causa della tendenza dei giurati a ricercare informazioni sul Web sul processo in atto. Il divieto che i giurati possano essere influenzati nelle sentenze da elementi esterni è una legge secolare, che ora rischia di essere sempre maggiormente infranta a causa delle nuove tecnologie: Blackberry, iPhone, Facebook, Google e Wikipedia sono ormai entrati nelle aule di giustizia e la legislazione dovrà far fronte a questo fenomeno, per evitare l'annullamento di altri processi.
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.