Si è tenuta ieri presso l'università
Cattolica di Milano una lezione con un professore d'eccezione,
Roberto D'Agostino. La lezione è vertita sul grande successo di uno dei più famosi siti di gossip in rete,
Dagospia, sito del quale D'Agostino è fondatore.
Il tema principale emerso dalla lezione è stato l'accostamento fra due movimenti che d'Agostino ha espresso come
"il vecchio e il nuovo '68", riferendosi al movimento culturale del 1968 col nuovo movimento che ha caratterizzato l'imporsi di internet (il "'68 elettronico, in quanto le nuove generazioni non hanno più niente in comune con quelle precedenti" secondo il "docente") nel mondo dei mass media e della società in generale.
I commenti principali sulla rete effettuati sono stati:
- "Internet non ha ucciso i giornali, sono loro che si sono suicidati. Internet è l'inizio di una nuova lettura: è mobile, si adatta ai lettori, non è schiavo di un padrone".
- "I giovani non leggono i giornali, ma i social network, non scrivono sulla carta, ma al computer. Anzi, si può dire che hanno ripreso a scrivere, magari str..., ma scrivono. Sono velocissimi, infatti io su Dagospia metto titolo, occhiello e sommario tutto insieme in stampatello su quattro righe, l'articolo viene aperto solo se interessa".
- "Su internet bisogna lasciarsi andare alle onde.. Cos'è l'intelligenza? Fare i collegamenti. Federico Zeri diceva: "Ognuno vede quel che sa". E Warhol "E' la cornice che fa il quadro". Tutti modi per significare la stessa cosa: nel mare di opportunità di internet, come nella vita, si rimane in equilibrio sul surf grazie alla propria conoscenza. Proprio per questo, bisogna rimanere sempre studenti".
In mezzo alle sue riflessioni, D'Agostino
ha svelato poi qualche retroscena su Dagospia, fra i quali spicca un "La mia idea di sito era di raccontare i fatti degli altri. Chi va a cena con chi, chi va a letto con chi, soprattutto... la finanza, la politica e l'economia le avrei tenute fuori volentieri. Poi però iniziano ad arrivarmi le notizie e io non posso non pubblicarle..."