Le autorità tedesche hanno multato
Microsoft per
11.9 milioni di dollari, per aver cercato di imporre il prezzo di vendita di un suo
pacchetto Office a un rivenditore.
La multa è arrivata in quanto tale procedura, in Germania, è contraria alle
leggi sulla concorrenza: nello stato centroeuropeo è infatti permesso a venditori e acquirenti di discutere, rispettando certi limiti, sul prezzo di vendita di un prodotto, senza che questo comporti un cambio degli equilibri di mercato.
Nel caso corrente Microsoft, secondo una nota dell'agenzia Bundeskartellamt (autrice della multa), avrebbe "superato tutti i limiti possibili"; di contro l'impresa statunitense enfatizza sul fatto che questa "illegalità " sia un caso isolato, con appena un rivenditore coinvolto, e non una operazione sistematica con tutti i suoi clienti.
Nonostante la sua posizione difensiva la società di
Bill Gates ha comunque, secondo
Computerworld, già accettato la multa e la decisione dei tedeschi, per evitare di entrare in dispute giudiziarie; i funzionari di Microsoft e il rivenditore in questione pertanto concorderanno assieme il prezzo del pacchetto
Office Home Student 2007, annunciandolo poi in una campagna.