I provider svedesi si schierano contro la chiusura di Pirate Bay

I principali provider svedesi si sono schierati contro la chiusura del sito Pirate Bay, i cui fondatori sono stati recentemente condannati a un anno di carcere per aver favorito lo scambio illegale di contenuti protetti da copyright.

Autore: Redazione D.Life


A pochi giorni dalla condanna a un anno di carcere inflitta ai quattro responsabili di Pirate Bay (che dovranno anche pagare danni per 2.72 milioni di Euro), il caso si arricchisce di un nuovo capitolo.
Gli internet provider svedesi, infatti, si sono rifiutati di chiudere gli accessi al sito, condannato lo scorso 17 aprile dal procuratore Haakon Roswall per favoreggiamento nello scambio illegale di contenuti protetti da copyright.
I portavoce dei provider in questione sono stati Jon Karlung, direttore di Bahnhofs, e gli avvocati di Telia Sonera; il primo ha detto al quotidiano Svenska Dagbladet di non voler chiudere il sito in quanto "atto di censura verso i clienti, che contraddice la nostra visione di internet come rete libera e gratuita", mentre Telia Sonera ha dichiarato di non star infrangendo la legge, in quanto la sentenza ha riguardato solo i gestori di Pirate Bay e non il provider. Quest'ultimo provider ha aggiunto che farà  chiudere il sito solo in presenza di una richiesta per via legale.

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