Chissà se il
ministro Brunetta è a conoscenza dell'alto numero di
gruppi a lui inneggianti creati sul
social network da lui attaccato. Probabilmente sì, e sembrerebbe sia anche favorevolmente colpito dalla possibilità di
interagire direttamente con gli elettori, ma il ministro della Pubblica Amministrazione e l'Innovazione ha deciso di proibire l'accesso dei
dipendenti pubblici a
Facebook.
In linea con le politiche attuate dall'inizio del suo mandato, dai
tornelli ai
controlli serrati sui giorni di malattia, Brunetta ha dichiarato guerra al social network più popolare in Italia, considerandolo un rischio per il
rendimento dei lavoratori statali. Il ministro ha infatti evidenziato come siano proprio le
postazioni pubbliche quelle che registrano il maggior numero di accessi al portale e il rischio di perdersi in
ore di navigazione e di distrarsi dalle proprie mansioni sarebbe la motivazione principale alla base della decisione assunta. Decisione che verrà attuata mediante
sistemi di filtri e blocco delle pagine web direttamente o indirettamente collegate al portale. Come reagiranno i dipendenti statali?