Romani, il digitale in Piemonte sta andando bene

Secondo il viceministro allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, ad una settimana dall'avvio di Rete 2 e Rete 4 in Piemonte, i risultati sono stati positivi grazie ad una efficace preparazione e una instancabile linea di assistenza telefonica.

Autore: Giulio De Angelis


“Ad una settimana dell'avvio dello switch over di Rete2 e Rete4 a Torino e nel Piemonte occidentale si può dire che la situazione è altamente positiva. Il passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale, che coinvolge 568 comuni con un bacino di circa 3 milioni di persone, quasi il doppio della Sardegna che è stata la prima area all digital di Europa, e una città  metropolitana come Torino, sta andando bene e prosegue senza particolari problemi tecnici. I dati in nostro possesso indicano che la campagna di informazione è stata efficace e i piemontesi stanno partecipando attivamente a questa vera e propria rivoluzione tecnologica”. Lo afferma il viceministro allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani.
Tra il 18 e il 21 maggio sono state ricevute complessivamente quasi 45 mila telefonate con una percentuale alta (quasi il 37 per cento nel giorno dello spegnimento delle due reti analogiche) di richieste di assistenza tecnica per la sintonizzazione dei decoder. Dato che dai giorni successivi è in costante flessione e si sta stabilizzando su circa 3mila telefonate al giorno.
Tra le richieste più frequenti, oltre a problemi di natura tecnica, vi sono dubbi circa l'incentivo statale per l'acquisto del decoder a favore delle classi più deboli. Fino ad oggi sono stati erogati oltre 7mila e cinquecento contributi, il 70 per cento dei quali nel capoluogo di regione e riguardano cittadini over 65 anni, che abbiano un reddito entro i 10mila Euro e siano in regola con il pagamento del canone Rai.

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