Se qualche persona anziana ne fosse informata, potrebbe dare il via a un lungo sproloquio critico. Non i nonni “moderni†e “multimedialiâ€, ma quelli più semplici e all'antica, che quando ci vedono con il laptop sulle gambe commentano che passiamo troppo tempo con “questa strana diavoleria†in mano.
Hunch desterebbe forse in loro ilarità , critiche e forse preoccupazione per la dipendenza ossessiva alla
tecnologia della nostra società , a scapito del semplice pensiero umano. Già , perchà© il
motore di ricerca dei dubbiosi è una novità della rete destinata a far discutere: mediante un
algoritmo basato sulle
risposte di un utente a
diversi quiz, il sistema è in grado di rispondere ad alcune domande sui suoi
gusti e
preferenze. L'algoritmo è stato creato dopo 12 mesi di lavoro, da parte dei ricercatori del
Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston.
Lanciato da
Caterina Fake, la co-fondatrice di Flickr, e divenuto pubblico la scorsa settimana, il sito dispone fino ad ora di
7mila domande, create dagli inventori e dagli utenti che hanno collaborato alla fase di progettazione e lancio del prodotto, ad esempio: “Dove andrò in vacanza questa estate?†“Che libro potrei leggere?â€. Una volta giunti alla risposta, l'utente troverà la
spiegazione del perchà© Hunch ha scelto quel determinato
esito, potrà commentare la soluzione proposta e leggere le
opinioni degli altri utenti.
Decidere dove andare in vacanza o cosa preparare per cena: un tempo ci si faceva consigliare da un
amico in carne ed ossa, poi su
internet si sono diffusi
forum e
chat: ora è un
sistema elettronico a darci le risposte. Eh si, un nonno scuoterebbe la testa sconsolato.
Eppure, probabilmente, vorrebbe provare a sottoporre qualche domanda ad Hunch: il nuovo motore di ricerca per dubbiosi può essere criticato, ma difficilmente non può non destare
curiosità .