Dal 1° luglio più difficile ottenere la certificazione Energy Star

Dal 1° luglio le aziende dovranno rispettare un numero maggiore di parametri, per guadagnare l'etichetta Energy Star per i propri prodotti. Le norme e i canoni necessari alla certificazione sono stati decisi dalla Commissione Europea e dall'Agenzia statunitense per la Protezione dell'Ambiente (Epa).

Autore: Redazione D.Life


La tematica Green sta guadagnando posto fra gli argomenti più trattati durante le riunioni dei vertici delle società  di tutto il mondo: che alla base vi sia un reale e sentito interesse per l'ambiente o il tutto sia un escamotages per aumentare i profitti, migliorando l'immagine dell'azienda, o ancora sia una scelta dettata dal bisogno di uniformarsi a quanto fatto dai competitors, resta il fatto che oggi, una politica aziendale difficilmente può eliminare questa voce dalla propria agenda. Lo stesso presidente Obama ha sottolineato l'importanza del Green Deal, facendo coincidere ad esso un profondo cambiamento sia nella politica, che nell'economia, fino alla vita quotidiana.
La volontà  di garantire una sempre maggiore attenzione all'ambiente è esemplificata dall'ultimo accordo, siglato dalla Commissione Europea e dall'Agenzia statunitense per la Protezione dell'Ambiente (Epa), che prevede l'inasprimento e l'incremento del numero dei parametri necessari alle aziende per ottenere la certificazione Energy Star.





Dal 1° luglio, infatti, produttori di computer, fotocopiatrici, fax, scanner e stampanti dovranno rispettare un numero maggiore di parametri inerenti al consumo energetico e all'impatto ambientale dei loro prodotti. Tenendo conto delle previsioni di vendita per i prossimi tre anni e il risparmio energetico connesso all'introduzione dei nuovi standard, la Commissione europea ha quantificato i benefici a cui tali normative potrebbero condurre. Su un ciclo di vita variabile dai quattro ai sei anni per i computer e per le apparecchiature per la stampa, si potrebbero risparmiare dai 18 ai 22 terawattora: tanto per farci un'idea, il consumo annuale di una media nazione europea.

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