La protesta dei cinesi alla censura parte da Twitter

L'artista pechinese Ai Weiwei ha invitato, dal proprio blog su Twitter, gli utenti cinesi a restare offline il 1° luglio 2009, per protestare contro il filtro per Pc Green Dam, che censurerà  alcuni siti ritenuti “poco idonei”.

Autore: Redazione D.Life


Per manifestare il proprio dissenso al filtro per Pc Green Dam, che, nonostante il rincorrersi di smentite e annunci di posticipi, sembra inizierà  ad essere installato su tutti i computer dal primo luglio, molti cittadini cinesi metteranno in pratica una particolare protesta in rete. Il primo luglio, infatti, data di lancio del software, si celebra in Cina una ricorrenza importante: il 1° luglio 1921, infatti, si aprì a Shanghai il primo congresso dei rivoluzionari marxisti cinesi, che fondò il Partito Comunista Cinese: la casualità  ha quindi fatto coincidere la data di un anniversario storico con il primo giorno della messa in pratica di un provvedimento che mina la libertà  degli utenti del web.
Sono in molti a pensare che sotto l'attenzione del governo a impedire la diffusione di siti pornografici, si celi la volontà  di controllare il libero diffondersi delle idee nel Paese e quindi possibili contestazioni e critiche al governo. La protesta del 1° luglio 2009 è partita da Twitter: in un post sul proprio blog, l'artista pechinese Ai Weiwei ha invitato i cittadini cinesi a restare offline tutto il giorno, manifestando in questo modo la critica e la preoccupazione per una scelta governativa che toglie libertà  ai cittadini.
Ai Weiwei ha annunciato come, fino ad ora, le adesioni alla silenziosa protesta siano numerose, ma fino al 1° luglio il numero è destinato indubbiamente ad aumentare.

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