Fairchild prolunga lautonomia dei cellulari 3G

Il convertitore DC-DC RF Power FAN5902 di Fairchild Semiconductor è la più compatta soluzione di gestione dell'alimentazione per RFPA W-CDMA/CDMA destinati ai cellulari 3G.

Autore: Giulio De Angelis


Fairchild Semiconductor propone una nuova soluzione per la gestione dell'alimentazione più compatta mai proposta ai progettisti di cellulari 3G e datacard wireless. Il convertitore DC-DC RF Power FAN5902, prodotto in un package CSP da 12 bump e pitch di 0,5mm, opera a una frequenza di 6MHz grazie a un compatto induttore da 0,5uH offrendo un sensibile risparmio di spazio e componenti.
Questo convertitore estende il tempo di conversazione dei cellulari 3G fino a oltre 40 minuti regolando il livello di tensione dell'amplificatore di potenza RF 3G in base all'intensità  del segnale trasmesso attraverso l'antenna, aumentando l'efficienza in un'ampia gamma di potenze d'antenna. Ciò si traduce in un risparmio della batteria fino a 100mA sia nei dispositivi datacard che negli smartphone, in particolare nelle aree dove il segnale è più debole, come quelle tipicamente extra-urbane, e con scarsa copertura. Tutto ciò si traduce in un aumento dell'autonomia tra il 20% e il 30%, con un significativo prolungamento del tempo di connessione e la possibilità  per i cellulari 3G di utilizzare applicazioni caratterizzate da un maggiore assorbimento di potenza del processore.
Il dispositivo FAN5902 offre un valore della tensione di uscita fino a 800mA per bilanciare gli eccessi di tensione dell'amplificatore di potenza RF (RFPA) derivanti da elevati sbilanciamenti del segnale trasmesso attraverso l'antenna. Questa caratteristica, unitamente all'impiego di un FET bypass con ‘on-resistance' di 50 milliohm, permette anche il funzionamento con soli 2,7 volt.
Il convertitore FAN5902 risolve anche il problema del surriscaldamento dell'amplificatore di potenza RF, in particolare con tensioni elevate della batteria. Il convertitore FAN5902 abbatte la tensione dell'RFPA riducendo così le emissioni termiche tra il 20% e il 40%: grazie a questa funzione, anche il dissipatore di calore può essere rimpicciolito a tutto vantaggio della densità  dei componenti, con una sostanziale riduzione di pesi, costi e dimensioni.

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