Il Ministro Brunetta ha aperto oggi i lavori della prima Convention nazionale di "Mettiamoci la faccia". Nei primi cento giorni di sperimentazione del nuovo servizio sono stati raccolti nel complesso 283.000 feedback, con una media giornaliera passata da 1660 a 7260.
Autore: Giulio De Angelis
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta ha aperto oggi la prima Convention nazionale di "Mettiamoci la faccia", dal titolo: "L'avvio della sperimentazione e l'utilizzo dei dati. Un'occasione per apprendere dalle esperienze". L'incontro ha avuto come obiettivo quello di favorire il confronto tra le amministrazioni "pioniere", cioè quelle che per prime hanno avviato la sperimentazione della rilevazione della customer satisfaction attraverso gli emoticon, e le amministrazioni che devono ancora affrontare scelte operative importanti per partecipare all'iniziativa. "Mettiamoci la faccia" nei primi cento giorni dal suo avvio, avvenuto il 23 marzo 2009, ha visto una risposta crescente da parte delle amministrazioni. Le sedi di sperimentazione sono passate da 5 a più di 100 su tutto il territorio nazionale e saranno più di 180 entro la fine dell'anno (contando solo i piani di sperimentazione già definiti). Gli sportelli da 26 sono passati a 450 e saranno 1800 entro la fine dell'anno. ACI ed INPS, dopo i primi mesi di avvio della sperimentazione in un numero limitato di sedi, hanno già deciso di estendere gli emoticon al 50% delle loro sedi entro il 2009 ed al 100% entro la metà del prossimo anno. I cittadini hanno mostrato di gradire la possibilità di esprimere il loro gradimento sui servizi ricevuti. In cento giorni sono stati raccolti nel complesso 283.000 feedback, con una media giornaliera passata da 1660 a 7260. Nei giudizi sinora espressi dai cittadini per tutti i canali di erogazione prevale in media un giudizio positivo: poco meno dell'80% dei cittadini ha scelto la faccina verde. I cittadini che hanno usufruito dei servizi che sono stati monitorati sinora ci restituiscono un'immagine parziale ma positiva delle nostre pubbliche amministrazioni. Quando il cittadino si è dichiarato insoddisfatto, il motivo prevalente di insoddisfazione è stato il tempo d'attesa per il servizio erogato allo sportello, l'informazione poco aggiornata sul web e la impossibilità di risolvere il suo problema per telefono. Tutte indicazioni delle quali tenere conto per migliorare i propri servizi da parte delle amministrazioni.
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