Calabrò parla di pluralismo e democrazia

Corrado Calabrò, presidente di Agcom, nella relazione al Parlamento sull'attività  svolta dall'agenzia nel 2008, ha affrontato diverse tematiche, tra le quali la par condicio, il passaggio al digitale e l'accesso alla rete fissa.

Autore: Redazione D.Life


Sono diversi i punti toccati da Corrado Calabrò durante la sua relazione al Parlamento sull'attività  svolta dall'agenzia nel 2008, ma tutti inerenti le questioni pluralismo e democrazia.
Il presidente dell'Agcom ha messo in luce diverse questioni incentrate sulla comunicazione e il bisogno di regolare la diffusione di informazioni trasmesse, ad esempio, nei telegiornali. Secondo Calabrò, infatti, la legge sulla par condicio andrebbe estesa anche al di fuori delle campagne elettorali, per tutelare maggiormente pluralismo e democrazia.
Un altro punto affrontato durante il discorso al Senato è stato il passaggio al digitale: si può ipotizzare, secondo Calabrò, di anticipare la data del passaggio definitivo e totale per il mese di novembre 2012. In questo modo si abbrevierebbe il digital divide fra il resto d'Italia e le regioni Sicilia e Calabria, che dovranno passare al digitale per ultime: e cosè si potrebbero ridurre anche i costi della transizione. Il presidente, restando sullo stesso tema, ha invitato poi a proseguire con l'applicazione di agevolazioni all'acquisto dei decoder per le fasce più deboli e con l'elargizione di adeguate informazioni ai cittadini.
In riferimento ad un'altra questione, ossia l'accesso alla rete fissa, a suo avviso occorre creare le condizioni di effettiva parità  di trattamento tra Telecom e gli altri operatori: Telecom detiene ancora l'80% del mercato di riferimento e questa situazione mostra la difficoltà  degli altri operatori a imporsi sul mercato.

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