Chi perde il lavoro lo cerca su Twitter e LinkedIn
Stanno aumentando gli utenti iscritti a social network come Twitter e LinkedIn, che utilizzano i diversi portali per cercare lavoro.
Autore: Giulio De Angelis
Inizialmente l'impressione di chi si iscriveva a LinkedIn con l'intenzione di cercare lavoro era di compiere un'azione "in linea con i tempi", dove un social network poteva arricchire l'elenco di risorse alle quali attingere, ma non era certo determinante per la propria realizzazione lavorativa. Adesso, nonostante non siano disponibili dati certi sulla reale efficacia dei social network nel fare da tramite da domanda/offerta, si può tranquillamente parlare di "boom" nelle iscrizioni da parte di persone che hanno perso il posto di lavoro. Siti come Facebook, Twitter e LinkedIn in primis stanno infatti mutando il processo di job-seeking, permettendo agli utenti di mettersi direttamente in contatto con i potenziali datori di lavoro, pubblicare il proprio curriculum vitae, mettere in mostra le proprie competenze e cercare contatti e annunci. E anche quando non è il portale a fare da tramite diretto nella ricerca di lavoro, è possibile che uno scambio indiretto di informazioni o una semplice discussione con i propri contatti, favorisca la conoscenza di opportunità presenti nel mondo lavorativo.
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