"'Io vorrei tornare sull'argomento della querela, che fa parte ormai della mia vita professionale da anni. Mi ricordo che c'era un socialista in galera che mi diceva sempre: 'Appena esco di galera ti querelo!'. Ora i tempi sono molto cambiati. I socialisti al confronto erano dei bambini piccoli. Oggi c'è una tendenza incredibile. Possono succedere delle cose inimmaginabili. Un assassino tra condizionali, tra indulto e tra tutto puo' uscire di galera e, se tu ne fai menzione ricordando il fatto su un giornale o su un blog, o sulla Rete, puoi venire querelato dall'assassino. E ti chiede dei danni, magari milioni in danni. Il querelato rischia sempre una pena superiore al querelante. Ora togli la parola ''assassino'' e mettici ''bancarottierè', ''truffatorè', ''mafioso'', il concetto non cambia. Rischia sempre di più chi dice la verità , magari come faccio io o come fate voi, che la gridate ogni tanto la verita". Questo è quanto scrive sul suo
blog Beppe Grillo, che dopo aver annunciato di dar vita in autunno al Movimento di Liberazione Nazionale lancia
''Lo Scudo della Retè', una nuova iniziativa a difesa dei blogger e contro le querele per diffamazionè.