Bokode manda in pensione il codice a barre

Il Mit di Boston ha messo a punto Bokode, un sistema di lettura digitale automatizzata che consente di dare un maggior numero di informazioni su un prodotto, occupando uno spazio di soli tre millimetri.

Autore: Giulio De Angelis


Il codice a barre, formato da numeri e linee bianche e nere, potrebbe essere  presto accantonato. Da anni utilizzato come strumento di riconoscimento dei prodotti, perchà© in grado di fornire alcune informazioni su di essi, potrebbe essere sostituito da Bokode, un codice di minori dimensioni, ma in grado di memorizzare un maggior numero di dati.
Messo a punto dal centro di ricerca del Massachusetts Institute of Technology di Boston, Bokode è basato su un sistema di lettura digitale automatizzata: visto ad occhio nudo sembra un semplice puntino luminoso rosso, ma grazie all'utilizzo di una fotocamera con focus all'infinito, emerge la visione di un led, sul quale sono collocate una lente e un'etichetta di 3 mm, contenente diversi kilobits di informazioni.
La fotocamera permette la corretta visione del codice, perchà© inquadrandolo, lo rimette a fuoco e recupera così l'immagine vera e propria dell'etichetta: essa sarà  poi trasformata, grazie all'impiego di un software di lettura, in un elenco di informazioni.
Presentato a Siggraph 2009, Bokode lamenta però difficoltà  di produzione legate ai costi elevati: i ricercatori del Mit stanno infatti lavorando alla diminuzione dei costi produttivi, così da poter sviluppare ampiamente la tecnologia.

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