Il testo stilato dall'Agcom, secondo Calabrò, potrebbe mettere ordine nel complesso rapporto tra web e proprietà intellettuale.
Autore: Redazione IT Tech & Social
Pubblicato il: 28/07/2011
In questi giorni in Senato si è tornati a parlare di tutela del diritto d'autore sul web, un tema che ha sollevato moti dibattiti e polemiche negli ultimi tempi.
Ma Corrado Calabrò, presidente dell'Agcom si è nuovamente espresso a favore di una legge che secondo lui "potrebbe dare una base più chiara e precisa per tutti" nel complesso rapporto tra internet e la proprietà intellettuale. "Nel caso poi in cui l'Internet service provider si adeguasse tempestivamente alla segnalazione dell'autorità per la rimozione dei contenuti 'illegali' - ha specificato - si potrebbe prevedere la caduta o una riduzione della sanzione penale, che in Italia già esiste". Calabrò, inoltre, ci tiene a precisare che il testo redatto dall'Agcom sia l'unico al mondo che prevede il ricorso sia per chi ha subito la violazione sia per chi l'ha perpetrata, che prevede per l'autorità giudiziaria la possibilità di intervenire ed esclude dalla casistica i siti che non siano a scopo di lucro (come quelli personali, di informazione, di studio o di approfondimento).
Ma il nuovo testo ha anche alcuni punti deboli riconosciuti dallo stesso Calabrò che attribuisce ai vuoti normativi l'inefficacia delle norme sui siti esteri.
Ma ad oggi non è stata ancora prevista una calendarizzazione per la discussione in Parlamento, per tale motivo l'Autorità delle comunicazioni si augura che il testo diventi legge effettiva entro il prossimo mese di novembre.