La
Guardia Civil spagnola ha annunciato di aver smantellato una delle più grandi
reti botnet create da criminali informatici.
"Mariposa", questo il nome del network, coinvolgeva ormai oltre
12,7 milioni di computer collocati in 190 diversi paesi, tra cui quelli di grandi aziende e importanti banche, e poteva essere utilizzata per diffondere spyware e prendere il controllo dei terminali.
Ieri la Guardia Civil è riuscita a fermare l'attività della "rete fantasma" arrestando tre cittadini spagnoli ritenuti i principali responsabili. Le loro identità non sono state rese note, anche se la polizia ha comunicato i nickname e le età : si tratta di
"netkairo" (31 anni),
"jonyloleante" (30) y
"ostiator" (25).
Cesar Lorenza, capitano dell'organismo, ha dichiarato che i giovani non corrispondono per niente allo stereotipo dell'hacker professionista: non sono geni della programmazione nà© cybercriminali esperti. "La cosa più stupefacente di questo caso è che si tratta di gente apparentemente normale che stava guadagnando molto denaro in modo criminoso" ha commentato.
I tre avrebbero acquistato il virus da immettere nella rete, che sfruttava una vulnerabilità di
Internet Explorer, sul mercato nero.
La fortuna degli inquirenti, e delle potenziali vittime della botnet, sta appunto nel fatto che i responsabili non hanno realizzato pienamente il potenziale che avevano tra le mani: "fortunatamente questa botnet di 13 milioni di computer era controllata da gente che non aveva realizzato quanto fosse potente", ha affermato
Juan Salon, a capo dell'unità cybercrime della Guardia Civil spagnola.
Al momento le autorità stanno esaminando i conti bancari e il materiale informatico dei sospettati per verificare a quanto ammonti il denaro ottenuto illegalmente dall'attività .
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