Julian Assange, 40 anni, fondatore di
Wikileaks,
ha trascorso gran parte degli ultimi due anni a lottare per non farsi estradare in Svezia, dove è accusato di reati sessuali compiuti su due donne.
Tuttavia, ieri la Corte Suprema inglese ha messo fine alle sue speranze bocciando il ricorso presentato dal Assange contro l'estradizione nel paese scandinavo.
Il Tribunale ha ritenuto che il mandato d'arresto europeo emesso dalle autorità svedesi soddisfacesse i requisiti legali previsti nel Regno Unito.La decisione, passata con una maggioranza di 5 giudici contro due, è stata comunicata dal Presidente della corte,
Nicholas Phillips: "La richiesta di estradizione nei confronti di mister Assange è stata presentata legalmente. Il suo appello contro di essa è pertanto conformemente respinto".
Assange, che potrebbe essere consegnato già nelle prossime ore alla polizia svedese, ha sempre respinto le accuse affermando che
i rapporti sessuali con le due donne era consenzienti, e definendo la richiesta di estradizione avanzata dalla Svezia soltanto di carattere politico.
Tuttavia il fondatore di Wikileaks potrebbe giocarsi la sua ultima possibilità per evitare il carcere rivolgendosi alla
Corte europea dei diritti dell'Uomo. La corte di Strasburgo avrà a questo punto 14 giorni di tempo per decidere se accettare o archiviare il dossier. Se accetterà , la procedura di estradizione sarà sospesa.
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