UE, passi avanti per eCall

Lo sforzo della Commissione Europea per spingere i paesi membri ad adottare “eCall”, il sistema di sicurezza a bordo degli autoveicoli standard in tutti i Paesi UE, inizia a dare i suoi frutti. Infatti, è arrivata la firma di un Protocollo di intesa da parte di Martin Whitehead, direttore della Gsm Association Europe, che riunisce 800 operatori e 200 compagnie del settore.

Autore: Andrea Sala


Procede lo sviluppo del progetto “eCall” da parte dell'Unione Europea: il direttore della GSM Association Europe, Martin Whitehead,  ha da poco siglato il Protocollo di intesa proposto dalla Commisione Europea.
Il sistema “eCall” è una tecnologia che, installata a bordo delle automobili, in caso di incidente grave compone il numero unico europeo di emergenza 112: la chiamata viene girata al centro di assistenza più vicino, permettendo una sensibile diminuzione dei tempi di intervento e, di conseguenza, la possibilità  di salvare più vite umane.
Positive le parole di Viviane Reding, Commissario Europeo incaricato della società  dell'informazione e dei media, che dopo il lancio del progetto a metà  agosto vede già  un sensibile passo avanti: “Il mese scorso, la Commisione Europea ha lanciato l'appello ai governi, alle industrie di telecomunicazioni ed a quelle automobilistiche per mettere in pratica eCall. Mi congratulo con le industrie di telefonia mobile per la pronta risposta. Sostenendo il sistema di chiamata d'emergenza europeo hanno dimostrato la loro coscienza sociale ed apertura verso applicazioni innovative delle tecnologie comunicative nella vita di tutti i giorni” ha dichiarato la Reding, “comunque lo sviluppo paneuropeo di eCall necessita della cooperazione di tutti. Oggi gli operatori di telefonia mobile hanno mostrato il loro impegno verso eCall, assieme alle industrie automobilistiche e la maggioranza dei paesi europei. Sei Stati non hanno ancora firmato il Protocollo eCall – Danimarca, Francia, Irlanda, Lituania, Malta e il Regno Unito. Essi dovrebbero togliere il piede dal freno e velocizzare l'introduzione di un sistema che può salvare delle vite. Altrimenti, la Commissione dovrà  proporre una legislazione l'anno prossimo.”
La firma di Whitehead implica l'appoggio di 800 operatori e 200 compagnie di settore, un bell'inizio per eCall.

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