Italiani, solo divertimento e poca cultura in rete

Gli italiani sono sempre più consumatori “usa e getta” di tecnologia: più di un giovane su due - il 58% - naviga su internet e utilizza il telefonino senza accedere a contenuti culturali o di intrattenimento.

Autore: Andrea Sala


L'Italia è praticamente divisa in due riguardo all'utilizzo della rete: poco più della metà  usa internet, il rimanente non ne usufruisce.
E' quanto emerge dall'indagine commissionata dall'Osservatorio permanente sui contenuti digitali, presentata recentemente a Milano: il 45% degli italiani, 23,1 milioni, non utilizza internet. Si tratta soprattutto di individui con più di 55 anni, con un livello di istruzione e di reddito basso, elementi che accentuano un altro aspetto del digital divide sociale e culturale che costituisce un importante limite sia per la crescita innovativa del paese, sia per il potenziale mercato delle imprese che producono e distribuiscono contenuti digitali.
La ricerca - realizzata per il terzo anno da Nielsen su incarico dell'Osservatorio, creato nel 2007 da Aidro, Aie, Anica, Fimi, Pmi, Univideo, le principali associazioni che operano nella produzione e gestione dei contenuti, e Cinecittà  Luce - ha fotografato in modo trasversale i diversi modi in cui il pubblico accede a contenuti digitali e non, in base a uno studio su un campione di 8.500 individui del Panel Consumer Nielsen rappresentativo della popolazione italiana.
In linea con l'ultima tendenza che tende sempre più a penalizzare la fruizione di contenuti culturali, anche tra chi utilizza la rete diminuisce la percentuale di chi usa la tecnologia come opportunità  e stimolo - sfruttando in modo intelligente le potenzialità  offerte dalla ricchezza e varietà  di informazioni e contenuti disponibili - e aumenta invece la quota di chi ai contenuti tradizionali ne sostituisce altri a minor valore aggiunto.
Tra 2007 e 2009 scende infatti di 2 punti la percentuale di chi abbina un uso consapevole, interattivo ed evoluto delle tecnologie con un'elevata propensione al consumo di contenuti culturali e di intrattenimento. Sono i cosiddetti “eclettici”, che oggi rappresentano il 12% della popolazione, pari a 6,5 milioni di italiani e che sono candidati ad essere i primi utilizzatori degli e-book.
Ciò che cresce invece in modo esponenziale è il popolo degli utilizzatori di contenuti “usa e getta”. Aumenta infatti di 10 punti tra 2007 e 2009 la percentuale dei cosiddetti “technofan”, che, oltre ad essere poco interessati alla lettura e a cosa succede al mondo, utilizzano le tecnologie solo come puro divertimento o come mero mezzo di comunicazione: oggi sono il 27% della popolazione con più di 14 anni (circa 14 milioni) e addirittura il 58% dei 14-24enni.
Cresce nel 2009 l'uso di internet per accedere ai social network (+30 punti percentuali), condividere contenuti (+8 punti percentuali) e chattare (+7 punti percentuali). Emerge però anche che il 26% degli italiani che usano internet – uno su quattro - pagherebbe per sottoscrivere un abbonamento o un servizio online che fornisca un accesso illimitato a film o  musica. Il 12% lo sottoscriverebbe su cellulare per avere un accesso illimitato a contenuti musicali.
Due e contrapposte, dunque, le dinamiche che stanno attraversando la società  italiana.
La prima, positiva, in cui la tecnologia è stimolo e opportunità  grazie a un accesso più ampio e diffuso ad informazioni e contenuti di qualità . La seconda, negativa, in cui ai contenuti tradizionali se ne sostituiscono altri a minor valore aggiunto (“usa e getta”).
E in assenza di una progettualità  di sistema (scuola, imprese, ecc.) la seconda tende a prevalere, soprattutto tra le nuove generazioni, come mostra un raffronto condotto sugli ultimi tre anni.
L'impatto depressivo di questo trend sugli acquisti è evidente ma non irreversibile. L'utilizzo delle nuove tecnologie fatto dagli “eclettici”, ad esempio, genera relazioni virtuose per il mercato dei contenuti così che internet può essere un concorrente sleale (p2p), ma anche un canale e uno stimolo all'acquisto e a nuove strategie di marketing per le imprese.
Le nuove piattaforme tecnologiche e i nuovi modelli di acquisto offerti dalle aziende abilitano ulteriori modalità  di fruizione dei contenuti,


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