Chi si aspettava in questi giorni notizie dal
tribunale di New York è rimasto deluso: il giudice distrettuale
Denny Chin, incaricato di seguire le contese giudiziarie relative a
Google Books, ha accettato di prorogare ulteriormente la scadenza per la presentazione della
nuova versione del
patto fra Google e gli
editori ed autori statunitensi. E la
storia infinita di Google Books si protrae nuovamente. Dal 9 al
13 novembre quindi: un rinvio di 4 giorni, per modificare alcuni punti fondamentali dell'accordo.
Con una lettera indirizzata direttamente al giudice Chin, Google ha chiesto qualche giorno in più, così da perfezionare al meglio alcuni punti salienti del nuovo patto.
La richiesta mostra l'attenzione con cui Google sta affrontando la questione: un "no" dal
Dipartimento di Giustizia Usa comprometterebbe il progetto di
digitalizzazione e di
pubblicazione online delle opere letterarie, progetto su cui, da mesi, autorità , editori, autori e società di tutto il mondo stanno manifestando il proprio pensiero. Di critica, in molti casi, di interesse, in altri.
Occorrerà attendere quindi il fine settimana, salvo nuovi rinvii, per conoscere quali punti dell'accordo con editori ed autori è stato
modificato.
Successivamente, toccherà al Dipartimento di Giustizia statunitense, che aveva espresso preoccupazione per le conseguenze sul
diritto d'autore e sulla
libera concorrenza, esprimere il proprio parere. E al tribunale di New York decidere a riguardo.