Arriva chi "smacchia" la reputazione sul web

Oggi esistono società  che si occupano di "pulire" la Rete da tutte quelle foto, dettagli e informazioni che avremmo preferito non rendere pubbliche.

Autore: Andrea Sala

Internet è sempre più un gigantesco contenitore di informazioni, anche personali, su tutto e tutti. Sempre più spesso è difficile controllare cosa viene caricato sul web e molte volte si tratta di foto e informazioni che non vorremmo fossero divulgate. Ma che Internet fa sue, senza dare agli utenti la possibilità  di intervenire.
I famosi social network sono una potenziale arma a doppio taglio: sempre più reparti addetti alle Risorse Umane delle aziende cercano, ad esempio su Facebook, i profili dei candidati a delle posizioni lavorative. Ovviamente suddetti candidati non vorrebbero mai mostrare foto compromettenti o vedere pubblicati commenti poco lusinghieri sul proprio conto.
Ebbene, esistono società  che si occupano di mantenere pulita la "web reputation", ossia monitorano ogni riferimento ad una data persona o prodotto, sul web. Se c'è qualcosa di non gradito, scatta la "pulizia"
In Usa il business è già  affermato e attivo, in Italia sta nascendo solo negli ultimi tempi. Citiamo ad esempio la milanese Reputation Manager, azienda di 15 dipendenti che sta vedendo i propri introiti crescere costantemente, Andrea Barchiesi, manager della società  spiega: "La casistica è vasta, c'è chi vuole eliminare volgarità  dette in qualche forum, chi vuole integrare notizie incomplete sul proprio conto, chi cerca banalmente di cancellare il passato (una condanna, un divorzio, un licenziamento) per rifarsi un presente. Dopo una prima mappatura, facciamo un lavoro, direi sartoriale, di pulizia".
Una delle tecniche più utilizzate è la cosiddetta reingegnerizzazione dei motori di ricerca. In pratica, si diffondono in Rete delle notizie o fotografie positive riguardo al cliente e poi, utilizzando complessi algoritmi e keyword, si fa in modo che queste siano indicizzate nelle prime pagine delle ricerche, prima di quelle negative, che avranno quindi meno visibilità . Altre volte invece si dialoga con il responsabile di tali contenuti per convincerlo a rimuoverli o variarli, mentre nei casi più gravi si può addirittura arrivare alle vie legali.

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