I propositi 2010 di Sarkozy, investigare su Google

Durante un intervento alla Cità© de la Musique a Parigi, il presidente Sarkozy ha parlato di copyright e protezione delle proprietà  intellettuali. Con delle proposte aggressive.

Autore: Andrea Sala

Di sicuro i produttori musicali e gli editori di tutto il mondo sarebbero felici di avere Nicolas Sarkozy come presidente. Sì perchà© nessuno come lui ha speso parole tanto aggressive nei confronti di internet e delle proprietà  intellettuali violate.
L'ultimo episodio in questo senso è avvenuto mercoledì scorso, quando il Presidente francese ha tenuto il consueto discorso di inizio anno ai maggiori membri della "comunità  creativa" del suo paese. Durante l'intervento di Sarkozy presso la Cità© de la Musique di Parigi, il Capo di Stato francese ha parlato ancora di copyright e il suo difficile rapporto con la rete. Questa volta, però, Sarkozy è andato oltre, proponendo misure concrete per combattere la violazione di proprietà  intellettuale su internet. Proposte drastiche e già  controverse.
Se tali norme dovessero diventare effettive, la Francia tasserà  Google e altri motori di ricerca, portali e provider che monetizzano attraverso i prodotti dell'industria musicale ed editoriale. Il Governo francese introdurrebbe anche delle "music card" che gli utenti potranno utilizzare per comprare canzoni online, mentre le etichette discografiche dovrebbero diffondere files musicali riproducibili "su ogni piattaforma" – ossia liberi da sistemi di protezione anticopia. Sarkozy ha anche dichiarato la sua intenzione di chiedere alla Competition Authority – l'organo antitrust francese –  di investigare su Google, per possibile "abuso di posizione dominante" nell'advertising online.
Dal canto suo Google non ha commentato la faccenda anche se, recentemente, aveva lanciato un appello al Governo francese. La proposta era di risolvere i problemi attraverso la cooperazione, non le tasse. Negli Usa, ad esempio, Google ha stabilito partnership con numerose industrie della Tv, della musica e del cinema. Dall'altro lato il gigante della websearch in patria si sta anche difendendo contro la causa da 1 miliardo di dollari intentatagli da Viacom, sempre per violazione del copyright.
Il discorso di Sarkozy era molto atteso anche perchà© ha fatto seguito a un discusso report, commissionato dal Governo a tre personaggi del settore: un manager della casa d'asta Sothesby's Francia, un ex Ministro francese della cultura e il produttore musicale Patrick Zelnick. Ebbene, tale report consiglia l'adozione di ben 22 proposte a tutela della proprietà  intellettuale artistica. Le proposte hanno sollevato delle polemiche, se si considera che Sarkozy ha legami forti con la comunità  musicale: la first lady francese Carla Bruni è infatti una cantautrice di chiara fama in patria. E il fatto che Zelnick sia il produttore proprio dei suoi dischi non ha fatto che gettare benzina sul fuoco. D'altro canto c'è anche chi è molto fiero dei traguardi francesi in campo creativo e pensa sia fondamentale proteggere gli artisti.
Sarkozy e gli autori del report sovracitato sono dello stesso parere e hanno dichiarato di volere dare più supporto all'industria musicale, straziata, secondo loro, dalla pirateria online. Durante il suo discorso, il Presidente francese ha anche esposto le sue idee per regolamentare i rapporto fra la musica e i giovani. All'interno di esse è presente il progetto di una "music card", da varare nel periodo estivo. Ogni card varrà  50 Euro, spendibili dai giovani per comprare canzoni online. Di questi 50 Euro, 25 saranno a carico del Governo, mentre l'altra metà  dovrà  essere pagata dall'acquirente e dal music store di riferimento. Circa l'idea di tassare Google e altri motori di ricerca, Sarkozy ha dichiarato che, secondo lui, non è giusto che le industrie pubblicitarie online paghino le tasse solo nel paese di appartenenza. Google Europe, ad esempio, ha sede in Irlanda ma ricava molto dai click francesi. E secondo Sarkozy i suoi compatrioti dovrebbero essere ricompensati. Per ora le proposte del Presidente hanno incontrato molte critiche, soprattutto da parte dei cittadini comuni. Resta da vedere come si evolverà  la situazione.

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