Una ragazza di Teramo, decisa a suicidarsi, ha postato su Facebook una lettera d'addio. Una sua amica, leggendo il testo, ha avvisato la Polizia postale che è risalita alla giovane e ha avvisato i suoi genitori.
Autore: Santina Buscemi
Molti psicologi lo interpreterebbero come un'ultima richiesta d'aiuto. Il mezzo, per esternare la sofferente ricerca di uno sguardo amico è stato però un social network, nello specifico Facebook, nel quale, quanto viene scritto da ciascun utente è sotto gli occhi dei propri contatti. L'influenza di portali di questo genere nella società attuale e, più specificatamente, per le giovani generazioni, è costantemente al vaglio di analisi, interviste e indagini di numerose società di ricerche. In relazione a ciò, si comprende come una giovane, decisa a compiere un gesto folle, abbia scelto di confidarsi proprio con Facebook, lasciandogli in custodia il proprio testamento morale. E' quanto avvenuto a una ragazza di Teramo, affetta da depressione da tempo, che ha deciso di togliersi la vita e, prima di farlo, ha postato sul proprio profilo una lettera d'addio per parenti e amici. Proprio una dei suoi amici, anch'essa su Facebook, si è accorta dello scritto e, rendendosi conto della fondatezza di quelle parole e che quindi vi fosse il rischio di un gesto inconsulto da parte della giovane, ha avvisato la Polizia postale. Le autorità sono risalite alla ragazza e hanno contattato i suoi genitori, che hanno confermato la situazione di disagio psichico in cui si trovava. Facebook, quindi, mostra di poter essere non solo il custode della parte ludica delle vite degli utenti iscritti, ma anche il mezzo per esternare le parti più buie e difficili della propria esistenza.
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